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18/05/2023 Echi in tempesta: L’Attraversaspecchi vol. 4  di Christelle Dabos

Durata 16 ore e 5 minuti
Autore Christelle Dabos
Narratore Liliana Bottone

Ciao amici e amanti del fantasy,

ritorno a parlare de “L’Attraversaspecchi” di Christelle Dabos e in particolare di “Echi in tempesta”, ultimo capitolo di questa saga che mi ha affascinato tantissimo. Non leggevo dei romanzi così da tantissimo tempo.

Ho finito da un po’ quest’ultimo libro e mi sono presa il tempo per metabolizzare il tutto. Perché? Perché in primis è difficile staccarsi da personaggi che hai amato e secondo perché il finale non mi ha soddisfatto come avrei voluto.

Non leggete il seguito se non avete letto la saga o dovete ancora leggere la conclusione di questa serie...

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Ma ritorniamo all’inizio. Ofelia è una lettrice di oggetti, animista, ma soprattutto un’attraversaspecchi. Quest’ultimo dono l’ha resa speciale agli occhi di qualcuno che viveva al di là dello specchio della sua camera. Lei ha un legame speciale con l’Altro. Ma chi è l’Altro? Forse colui che sta distruggendo il suo mondo e che crea degli echi. Gli echi che disturbano le trasmissioni, i voli e di cui la stessa Ofelia sembra essere circondata.

Perché le arche crollano e si sbriciolano, quasi scomparendo alla vista? Sparisce anche la gente in modo quasi innaturale, come se finisse in fondo ad un abisso.

Tante colpi di scena e tante domande si susseguono in questo ultimo romanzo senza dare sempre delle risposte.

È un romanzo avvincente e la storia procede veloce, in attesa che Ofelia riesca in qualche modo a trovare la verità e la serenità che cerca. Alcune risposte arrivano, come lo scoprire che la Terra non è mai sparita, ma solo andata in un’altra dimensione, una sorta di sottosopra di Stranger Things. Si scopre anche che gli Spiriti di famiglia sono solo degli echi incarnati e che Dio è qualcuno di molto vicino a lei.

Ma gli echi cosa sono? Non che si capisca veramente. Delle voci, delle scintille di vita o altro?

Ho avuto una forte ansia a leggere quest’ultimo capitolo: troppi ingredienti messi in un calderone.

C’è anche la comparsa di un’altra arca, non mappata, con della gente strana che non si capisce da dove venga e cosa stia a fare lì.

La storia tra Ofelia e Thorn, che è sempre stata marginale rispetto alla ricerca della verità, rimane in sospeso come in un limbo, in attesa di un finale buono o cattivo che non arriva.

Come ho già detto sopra, ho amato questa saga, originale e magica; ho amato la protagonista Ofelia che da ragazzina timida, impacciata e sempre disposta ad assecondare tutti, è diventata tenace e coraggiosa, resiliente, pronta a sacrificare sé stessa per la verità. E’ uno di quei personaggi che è difficile dimenticare.

Thorn che ho trovato dall’inizio freddo e distante, alla fine è rimasto un po’ tale, anche se ha mostrato di avere un cuore e di lottare per la verità e l’amore.

Poi ci sono tanti altri personaggi secondari che a volte sono rimasti marginali, ma altre volte hanno aiutato Ofelia e Thorn nella loro avventura. Mi è dispiaciuto che alcuni di loro siano spariti, alcuni senza un motivo preciso, altri non si sa dove e come.

Ciò che però mi ha lasciato senza parole è il finale: come se ci fosse un seguito, ma da quello che ho capito non è così.

Quindi per concludere, “Echi in tempesta” è un romanzo lungo, ricco di colpi di scena, che cerca di dare le risposte a delle domande piuttosto complesse senza raggiungere veramente l’obiettivo, ma alla fine mi ha tenuto compagnia e ho adorato Ofelia da ogni punto di vista.

Christelle Dabos ha creato un mondo ricco di tanti elementi magici: le arche, gli spiriti di famiglia, i personaggi a volte eclettici, bizzarri, estroversi, scontrosi, mai identici agli altri. Di questo la ringrazio perché mi ha fatto sognare.

Il mio voto per questo capitolo finale è:

4 pinguini ascoltatori,

A presto,

la vostra blogger Lucia.

04 /03/2023 Recensione “I Fidanzati dell’inverno. L’Attraversaspecchi vol. 1” di Christelle Dabos

Regia Paolo Girella
Durata 14h 28m
Versione audiolibro integrale
Traduzione Alberto Bracci Testasecca
Pubblicazione 13 maggio 2021
ISBN 9788869867484

Trama

L’Attraversaspecchi è una saga letteraria in tre volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

La mia opinione

Ciao amici, oggi vi parlo del primo volume di una saga che mi ha letteralmente rapita: “L’attraversaspecchi” di Christelle Dabos.

“I fidanzati dell’inverno” è il primo romanzo e vede protagonista Ofelia, una giovane bibliotecaria di Anima. Anima è una delle 21 arche in cui è stata divisa la Terra, dopo la sua lacerazione. Anima è un luogo un po’ magico, in cui la gente ha il potere di animare gli oggetti: maniglie, porte, bambole, etc.

“Le vecchie dimore hanno un’anima, si sente spesso dire. Su Anima, l’arca in cui gli oggetti prendono vita, le vecchie dimore avevano più che altro la tendenza a sviluppare un carattere orribile.”

Ofelia, come altri abitanti di Anima, ha anche altri poteri. Lei è un’attraversaspecchi: ha la capacità di spostarsi da un luogo ad un altro attraversando gli specchi. Un riferimento al famoso romanzo “Alice attraverso lo specchio” di Lewis Carroll.

Ma ciò che però la rende speciale è il sapere leggere gli oggetti. Il tocco delle sue mani permette di conoscere la storia di un oggetto, dal presente al passato, facendosi testimone non solo di fatti remoti, ma anche delle emozioni di chi ha posseduto quell’oggetto. È proprio per questo dono Ofelia, senza saperlo ancora, sarà scelta per sposare un uomo, il nobile Thorn, che vive in un’altra arca: il Polo, un luogo freddo e ostile.

Ofelia era un’eccellente lettrice, una delle migliori della sua generazione. Era in grado di decifrare il vissuto dei macchinari strato dopo strato, secolo dopo secolo, risalendo alle mani che nel tempo li avevano maneggiati, utilizzati, amati, danneggiati e aggiustati.

Quando Ofelia sarà costretta raggiungere il Polo e a stabilirsi lì fino alla data del matrimonio, lei che è sempre stata una ragazza tranquilla, goffa e un po’ anticonformista, dovrà vedersela non solo con il fidanzato Thorn, un ragazzo taciturno e poco socievole, ma con tutta la gente che gli sta attorno e poco incline ad accoglierla. Nel Polo, che si rivela un luogo spaventoso, sia per le temperature glaciali, sia per gli abitanti, gli intrighi di corte, le invidie e la manipolazione della mente, Ofelia scoprirà che non tutto è come appare.

Come già detto sopra sono rimasta affascinata e totalmente rapita da questa storia. Non l’ho letta, ma ascoltata. Accompagnata dalla voce narrante di una bravissima Liliana Bottone, mi sono immersa in questo mondo di arche e poteri speciali e non sono riuscita ad aprire altro libro.

Foto Instagram

Ofelia e il suo mondo bizzarro, dove gli oggetti si animano e sentono le sue emozioni, mi hanno incantata. Il suo modo di approcciarsi agli eventi, dapprima con paura e poi con coraggio, mi hanno fatto innamorare di questa protagonista.

Non voglio svelare troppo, ma posso dire che le arche, gli immortali che le governano, i protagonisti, il genere un po’ fantasy, post-apocalittico con un tocco di steampunk , mi hanno trasportato in una storia che aspettavo da un po’. Era da molto che un romanzo non mi suscitava tante emozioni e la voglia di conoscere il seguito.

Christelle Dabos, con una scrittura fluente e dettagliata, ha creato un nuovo mondo immaginario, costruito tassello dopo tassello e svelato al lettore piano piano, con tutte le sue stranezze e particolarità. Un viaggio in una Terra spezzata in arche, ognuna da scoprire ed esplorare.

Assolutamente consigliato.

Il mio voto è:

5 pinguini ascoltatori.

Christelle Dabos

Christelle Dabos (1980) è cresciuta a Cannes in una famiglia di musicisti e artisti. Scrive le prime storie all’università. Durante un periodo di convalescenza si unisce a Plume d’Argent, una comunità di scrittori su Internet che la incoraggia a partecipare a un concorso organizzato da Gallimard Jeunesse. Dal 2005 vive e lavora in Belgio. Nel 2013 ha vinto il Prix du Premier Roman Jeunesse Gallimard-RTL-Télérama per Fidanzati dell’inverno, pubblicato da E/O nel 2018, seguito da Gli scomparsi di Chiardiluna La memoria di Babel (E/O 2019), e da Echi in tempesta (E/O 2020). Nel 2016 i primi due libri della saga sono stati premiati con il Grand Prix de l’Imaginaire.