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22/05/2023 Segnalazione “In sospeso” di Claudia Piano

Ciao amici e amanti del fantasy,

oggi vi segnalo il nuovo romanzo di Claudia Piano, un’autrice con cui collaboro da un po’. Questo suo ultimo romanzo ambientato in Liguria , è un po’ diverso dal solito, non c’è una storia romantica, ma parla di amicizie profonde; inoltre ha un taglio un po’ più spirituale che mette insieme sia la religione che il paganesimo.

Che ne dite di scoprirlo insieme?


Genere: fantasy
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 217 pagine Link d’acquisto: qui

TRAMA

“Gus vive una vita in bilico. È troppo buono e gentile per schierarsi dalla parte di uno dei suoi fratelli o per decidere se andare ad abitare con la madre o con il padre, così, dopo il divorzio, rimane a vivere con la nonna, a Malbera.
Frequenta il liceo Dante Alighieri con la sua migliore amica Cris, all’ombra di Damiano Dealti, il ragazzo più popolare del paese che inspiegabilmente sembra avere una simpatia per loro, due piccoli e insignificanti nerd.
I precari equilibri si incrinano quando arriva in paese la famiglia Archei e il figlio Alessio, che viene inserito proprio nella loro classe, sembra odiare Damiano senza motivo.
Finché tutto precipita quando, una mattina, un ragazzo viene trovato morto nello spogliatoio della palestra, completamente dissanguato.

“In sospeso” è un romanzo fantasy dove le forze in gioco sono mosse da lealtà, amicizia e sacrificio. Dove il bene e il male si fondono e si confondono, dove la vittoria è una ricerca di pace e di equilibrio. L’azione e le lotte non si svolgono per le strade urbane o in realtà alternative, ma i protagonisti le combattono su un piano interiore, abbattendo pregiudizi e vincendo insicurezze, affrontando le proprie ombre. Sarete travolti da sentimenti intensi e grandi emozioni.”

L’autrice

(Sito ufficiale: claudia-piano-autrice.webnode.it)

Mi chiamo Claudia Piano e abito in un piccolo paesino nell’entroterra di Genova immerso nel verde. Sono sposata, ho due figli, un coniglio e un gatto.
Adoro leggere, suonare e non posso fare a meno di sognare. Invento storie da sempre e ho iniziato a scrivere quando andavo ancora a scuola. All’epoca ho partecipato ad alcuni concorsi letterari, ricevendo segnalazioni e anche un terzo premio nazionale. Poi il lavoro, il matrimonio, i figli… si sono impossessati della mia vita.
In questi ultimi anni ho insegnato musica nelle scuole elementari, conducendo i bambini in questo fantastico e magico mondo, questa attività mi ha aiutata a ritrovare l’ispirazione e il desiderio di tornare a scrivere. Attualmente faccio laboratori gratuiti di scrittura creativa nelle scuole secondarie di primo grado (#armonialatuastoria); tengo lezioni di Tai Chi Chuan in una palestra qui in zona. E, ovviamente, scrivo.
Ho iniziato la mia avventura da autrice quasi per gioco, per una sfida con me stessa. Dopo un lungo periodo di insoddisfazione come lettrice, mi sono detta “adesso me lo scrivo io un romanzo, proprio come piace a me!” Ed è così che ha preso vita la saga di Armonia, con il primo romanzo: La Melodia Sibilante. Chi si sarebbe mai immaginato che avrebbe ottenuto consensi al di là di amici e parenti?
Eppure La Melodia Sibilante ha ricevuto diverse segnalazioni ed è arrivata tra i 19 finalisti del concorso letterario Sanremowriters 2015. L’ebook ha avuto più di 3000 download solo nel primo anno, nel 2018 ha superato i 14.000 e adesso ho perso il conto!
Nel 2016 ho pubblicato, con gli amici della Coedit, il primo romanzo di una nuova saga urban fantasy ambientata in Liguria: Dark Sea, Il Regno Sotterraneo.
Nel frattempo ho scritto anche alcuni romanzi contemporanei romantici, nati da sogni, sensazioni, emozioni che desideravo fissare su carta (e computer); Cuori Confusi è stato il primo e quello che ha riscontrato un maggiore successo.
Ho partecipato a due antologie benefiche: una a favore dell’AIRC, “A Natale ti regalo l’Amore” e una a favore delle popolazioni terremotate, “Veglia”.Ho provato anche il brivido della fantascienza con Il Cielo di Titano; poi è nata La Casa delle Streghe, una nuova serie di cinque romanzi, scaturiti da un racconto di Halloween. Con Draconis Magisterium, fantasy ambientato in un mondo con due soli (aprile 2020), ho toccato il cielo con un dito! Ha avuto davvero un grande successo ed è stato per mesi al primo posto della classifica dei fantasy per ragazzi di Amazon.
E adesso chi mi ferma più??Ho sempre diversi progetti in mente, per saperne di più, visita il mio sito!! (claudia-piano-autrice.webnode.it)


A presto,

la vostra blogger Lucia.

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18/05/2023 Echi in tempesta: L’Attraversaspecchi vol. 4  di Christelle Dabos

Durata 16 ore e 5 minuti
Autore Christelle Dabos
Narratore Liliana Bottone

Ciao amici e amanti del fantasy,

ritorno a parlare de “L’Attraversaspecchi” di Christelle Dabos e in particolare di “Echi in tempesta”, ultimo capitolo di questa saga che mi ha affascinato tantissimo. Non leggevo dei romanzi così da tantissimo tempo.

Ho finito da un po’ quest’ultimo libro e mi sono presa il tempo per metabolizzare il tutto. Perché? Perché in primis è difficile staccarsi da personaggi che hai amato e secondo perché il finale non mi ha soddisfatto come avrei voluto.

Non leggete il seguito se non avete letto la saga o dovete ancora leggere la conclusione di questa serie...

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Ma ritorniamo all’inizio. Ofelia è una lettrice di oggetti, animista, ma soprattutto un’attraversaspecchi. Quest’ultimo dono l’ha resa speciale agli occhi di qualcuno che viveva al di là dello specchio della sua camera. Lei ha un legame speciale con l’Altro. Ma chi è l’Altro? Forse colui che sta distruggendo il suo mondo e che crea degli echi. Gli echi che disturbano le trasmissioni, i voli e di cui la stessa Ofelia sembra essere circondata.

Perché le arche crollano e si sbriciolano, quasi scomparendo alla vista? Sparisce anche la gente in modo quasi innaturale, come se finisse in fondo ad un abisso.

Tante colpi di scena e tante domande si susseguono in questo ultimo romanzo senza dare sempre delle risposte.

È un romanzo avvincente e la storia procede veloce, in attesa che Ofelia riesca in qualche modo a trovare la verità e la serenità che cerca. Alcune risposte arrivano, come lo scoprire che la Terra non è mai sparita, ma solo andata in un’altra dimensione, una sorta di sottosopra di Stranger Things. Si scopre anche che gli Spiriti di famiglia sono solo degli echi incarnati e che Dio è qualcuno di molto vicino a lei.

Ma gli echi cosa sono? Non che si capisca veramente. Delle voci, delle scintille di vita o altro?

Ho avuto una forte ansia a leggere quest’ultimo capitolo: troppi ingredienti messi in un calderone.

C’è anche la comparsa di un’altra arca, non mappata, con della gente strana che non si capisce da dove venga e cosa stia a fare lì.

La storia tra Ofelia e Thorn, che è sempre stata marginale rispetto alla ricerca della verità, rimane in sospeso come in un limbo, in attesa di un finale buono o cattivo che non arriva.

Come ho già detto sopra, ho amato questa saga, originale e magica; ho amato la protagonista Ofelia che da ragazzina timida, impacciata e sempre disposta ad assecondare tutti, è diventata tenace e coraggiosa, resiliente, pronta a sacrificare sé stessa per la verità. E’ uno di quei personaggi che è difficile dimenticare.

Thorn che ho trovato dall’inizio freddo e distante, alla fine è rimasto un po’ tale, anche se ha mostrato di avere un cuore e di lottare per la verità e l’amore.

Poi ci sono tanti altri personaggi secondari che a volte sono rimasti marginali, ma altre volte hanno aiutato Ofelia e Thorn nella loro avventura. Mi è dispiaciuto che alcuni di loro siano spariti, alcuni senza un motivo preciso, altri non si sa dove e come.

Ciò che però mi ha lasciato senza parole è il finale: come se ci fosse un seguito, ma da quello che ho capito non è così.

Quindi per concludere, “Echi in tempesta” è un romanzo lungo, ricco di colpi di scena, che cerca di dare le risposte a delle domande piuttosto complesse senza raggiungere veramente l’obiettivo, ma alla fine mi ha tenuto compagnia e ho adorato Ofelia da ogni punto di vista.

Christelle Dabos ha creato un mondo ricco di tanti elementi magici: le arche, gli spiriti di famiglia, i personaggi a volte eclettici, bizzarri, estroversi, scontrosi, mai identici agli altri. Di questo la ringrazio perché mi ha fatto sognare.

Il mio voto per questo capitolo finale è:

4 pinguini ascoltatori,

A presto,

la vostra blogger Lucia.

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16-05-2023 Segnalazione: “La scrittrice senza tempo” di Monica Brizzi 

Ciao amici lettori,

oggi vi presento il nuovo romanzo di Monica Brizzi: “La scrittrice senza tempo”.

Titolo: La scrittrice senza tempo
Autrice: Monica Brizzi 
Genere: romance [first love; emotional scars; second chance]
Casa Editrice: More Stories 
Versioni: ebook, cartaceo, copertina rigida
Prezzo: 2,99 (ebook); 12 (cartaceo); 16 (copertina rigida)
Link: https://amzn.to/3Klsq3O

Trama

Bianca Maffi è un’affermata scrittrice con un insolito vezzo: quello di trasferirsi in una città sconosciuta ogni volta che deve iniziare un nuovo libro. Bianca si porta dentro l’incapacità di restare sin da quando era bambina e con i suoi genitori e la sorella Carolina continuava a spostarsi da un paese all’altro. Niente sembra riuscire a trattenerla, eppure qualcosa, anzi, qualcuno, continua a richiamarla in un luogo particolare dove la sua vita ha preso senso, lo ha cambiato, stravolto, e niente è più stato lo stesso.
La ragione di tutto si chiama Ian, un ragazzo conosciuto in Portogallo, l’amore che non si può dimenticare.
La vita, i caratteri, e soprattutto l’incapacità di mettere un punto, un’ancora da qualche parte, li hanno fatti allontanare, ma Ian e Bianca sono come calamite che continuano a cercarsi, tentando di risolvere il rompicapo che li ha fatti allontanare.
Grazie al curioso condominio dove andrà a vivere, ad amici che non si aspettava di trovare e a ricordi che porta sempre con sé nascosti in scatole di latta, il futuro di Bianca sembra riprendere un avvio. Ma prima tutti i tasselli del puzzle dovranno ricomporsi e tornare al loro posto. Perché nulla potrà davvero avere un senso senza di lui: Ian.

 Link d’acquisto: https://amzn.to/3Klsq3O

Mi piace molto la copertina e la trama sembra accattivante. Voi che ne pensate?

A presto,

la vostra blogger Lucia.

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24/04/2023 Rubrica“ La scrittura e i suoi generi letterari #7: Steampunk, Fantasy e Fantascienza vs Verosimiglianza – Parte tre

Ciao amici,

siamo arrivati a maggio, mese piuttosto intenso, per varie cose. Spero di riuscire lo stesso ad essere attiva nel blog e nei social, per portarvi ad esplorare nuovi mondi e vivere nuove avventure. Nel frattempo continua il nostro ultimo viaggio nello Steampunk, ma esplorando anche altri generi e tecniche per approcciarsi a questo tipo di scrittura.
Un interessante articolo scritto da Massimo Valentini, autore del romanzo di fantascienza “Il sogno di Nova” che vi consiglio di leggere, se siete amanti del genere.
Se siete, invece, curiosi di conoscere altri temi che spaziano dalla scrittura, ai generi letterari, al cinema e alla tv, scrivetelo nei commenti. Sarò lieta di discuterne in questa sede.


Steampunk, Fantasy e Fantascienza vs Verosimiglianza

Nella scorsa puntata abbiamo visto come sia importante per chiunque voglia scrivere una storia Steampunk rispondere alla stessa domanda: “Cosa accadrebbe se?”. Nell’ambito della Fantascienza la domanda deve partire da una base ipotetica realistica per indagarne le conseguenze possibili. Per il Fantasy si tratta di ipotizzare per vero qualcosa di palesemente impossibile e di renderlo credibile agli occhi del lettore. Infine nello Steampunk la domanda verte su qualcosa possibile in passato (tecnologia a vapore) portata ai suoi estremi seguendo i canoni della tecnologia moderna, ma non necessariamente tutti i suoi elementi sono realistici. E visto che alcuni di voi mi hanno chiesto di fare luce sulla domanda alla base di Nova lo userò come uno degli esempi della Fantascienza.

Dunque

FANTASCIENZA

Il sogno di Nova (romanzo SF/sociologico): “cosa accadrebbe se la società fosse così tecnologica da rendere le persone indistinguibili dalle macchine?”

Base ipotetica realistica: le protesi bioniche sono già esistenti e così il Transumanesimo.

FANTASY/SF

Il regno del Fuoco (film Fantasy/SF, 2002): “cosa accadrebbe se i draghi dominassero il mondo portando l’Umanità alle soglie dell’estinzione?”

Base ipotetica impossibile: i draghi NON possono esistere.

STEAMPUNK/SF

Il treno degli dei (di China Mieville, 2004): “cosa accadrebbe se la tecnologia a vapore fosse la base per un’ambientazione western dal sapore magico?”

Base ipotetica possibile: la tecnologia a vapore e l’epoca western fanno parte del passato, ma NON la magia che è impossibile.

Verosimiglianza e coerenza

Una volta che il nostro scrittore ha deciso gli elementi fantastici del suo romanzo quale strada deve seguire per tracciare il resto della trama? Lovecraft ne dava una sua interpretazione nel saggio “Supernatural horror in Literature and Notes on writings Weird Fiction”, col quale spiegava come gli aspetti fantastici debbano soddisfare la sospensione dell’incredulità del lettore se vuole rendere il suo romanzo plausibile. E questo aspetto è la base che determina la qualità di una storia ed è una regola valida per qualsiasi genere letterario. Parliamo chiaro: per scrivere una buona storia serve manico, capacità descrittiva e un’ottima ricerca di base – non solo la fantasia – perché altrimenti la trama che il nostro eroe porterà all’editore fa acqua da tutte le parti. Ricordate sempre che arte e studio vanno a braccetto, non sono indipendenti. Che poi, se Mozart studiava tantissimo e Leonardo studiava i cadaveri per capire come riportare le caratteristiche anatomiche sul marmo qualcosa vorrà dire. Lo scrittore weird dovrà capire bene quale siano gli elementi fantastici da usare e come caratterizzarli al meglio, mescolando il tutto in modo che il lettore s’immerga nella trama e la veda come credibile. Lovecraft spiegava che non solo gli elementi fantastici debbano risultare naturali e coerenti con la trama, ma anche il resto della storia deve essere fatta in modo da poter funzionare nella realtà. Perché, diceva il solitario di Providence, “solo una narrativa immatura e ciarlatana è incoerente rispetto alla realtà.” Ma non disperate: anche nomi famosi possono fare sbagli. Per esempio le aeronavi di “Robida” che nella realtà sarebbero state troppi piccole per poter trasportare davvero degli esseri umani e il già citato “20.000 leghe sotto i mari“. Il Nautilus NON avrebbe mai potuto disporre dell’autonomia della quale parla Verne, i dugonghi NON sono assolutamente aggressivi come quello che quasi affonda il battello sul quale Ned Land gli dà la caccia, gli squali bianchi NON emanano fosforescenza, i capodogli NON sono “bestie crudeli” come dice il Capitano Nemo a un basito professor Aronnax. Divertente notare come con “20.000 leghe sotto i mari“, Verne non ne imbroccò una.

E allora?

E allora pure lo Steampunk dev’essere verosimile riguardo alla Scienza di oggi. Un esempio pratico in salsa fantasy: come fa un drago a volare e a sputare fuoco pur sapendo che nella realtà NON potrebbe esistere? Lo scrittore allora può ipotizzare che le sue ossa sono cave come quelle degli uccelli, che non ha quattro arti più le ali (per le leggi della cinematica non può esistere un vertebrato con sei zampe!) e i suoi denti funzionano come pietre focaie capaci di produrre scintille in grado di avviare la combustione del suo alito che ha come sottoprodotto il metano. Insomma: una volta definiti quali sono i vostri elementi fantastici dovete vedere se le regole della fisica lo potrebbero consentire e come. Questi aspetti rendono non solo migliori i romanzi e i film, ma anche più divertenti e meritevoli di essere ricordati non solo da un pubblico generalista ma anche da quello più esperto.

Massimo Valentini

Massimo Valentini è uno scrittore, divulgatore freelance e pubblicista italiano, nato a Cosenza nel 1973. È stato nella redazione di Voyager Magazine, la rivista ufficiale dell’omonima trasmissione televisiva, e ha collaborato col Giornale dei Misteri, il più antico mensile sull’insolito, curandone la rubrica “Il detective della scienza”. Nel 2007 la Falco Editore ha stampato la sua raccolta di racconti fantastici Alfa e Omega e nel 2008 il romanzo Ultima Thule. La 0111 Edizioni ha pubblicato le sue raccolte di racconti Quattro ombre azzurre (2009), Sulle ali di Althaira (2009) e Gabbiani delle Stelle (2011). Nel 2012 il racconto Alpha e Omega è apparso sul numero 482 del Giornale dei Misteri e la Lettere Animate Edizioni ha pubblicato il suo romanzo Primus, l’uomo che sognava di vivere, uno dei pochi esempi di bizzarro fiction del panorama letterario italiano. Il racconto Ritorno a casa è stato pubblicato nella miscellanea Calabresi per sempre (Edizioni della Sera, Roma, 2019). In Giappone è stato pubblicato 特別な女の子涼子 (Tokubetsuna on’nanoko Ryōko, “Ryoko, una ragazza speciale”) tratto dal suo racconto breve Lei, e 運命の女涼子 (Unmei no jo Ryōko, “Ryoko, donna del mio destino”) a sua volta tratto dal suo racconto Ryoko, principessa metropolitana.
Il sogno di Nova è il suo terzo romanzo.
Lo trovate su: https://www.instagram.com/massimo.valentini.scrittore/
https://www.facebook.com/massimo valentini

Le immagini sul sito sono tratte da internet e costituite da materiale largamente diffuso. Qualora il loro uso fosse soggetto a diritto d’autore, provvederò alla loro pronta rimozione in seguito alla segnalazione via email.

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29/04/2023 La mia recensione “Wings” di Valentina Ferraro

Editore ‏ : ‎ Magazzini Salani (28 marzo 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Link d’acquisto: qui
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 430 pagine

Lily-Rose June, fra le mura grigie e umide di Red Oak Manor, ci è nata e cresciuta. Le giornate per lei si dividono tra lo studio, le umiliazioni che i ricchi figli di papà della scuola che frequenta si divertono a infliggerle e le faccende da svolgere sotto l’attenta supervisione di Miss Price, la direttrice dell’orfanotrofio. Eppure, una domenica incolore come le altre, la sua quotidianità viene stravolta dal ritorno di quel ragazzino dagli occhi blu che le aveva fatto battere il cuore per la prima volta.
Jace Lowell Campbell viene scaricato davanti al vecchio portone dell’orfanotrofio, con due valigie nere al seguito e una rabbia cocente che impregna l’aria. La sua punizione è esemplare: dovrà scontare la sua penitenza all’interno di Red Oak Manor. Peccato, però, che il vero castigo sia tenersi alla larga da June, che è da sempre il suo punto debole…

June non se ne può andare da Red Oak Manor.
E lui non può rimanere…

Ciao amici,

oggi parliamo di “Wings” di Valentina Ferraro. Non si tratta di fate, Winx, né di magia o altro, come potrebbe far pensare la stessa copertina, un po’ fuorviante e come, ahimè, è capitato a me, credendo fosse un romanzo fantasy. A volte sono frettolosa a scegliere un libro da leggere e questo è quello che mi capita. “Wings” è semplicemente la storia di June e Jace e, in questo romanzo, la magia è l’amore che nasce e cresce tra i due.

June vive in un orfanotrofio, il Red Oak Manor, da quanto è nata; Jace è il nipote del ricco e cinico proprietario del maniero e anche di tutta la città.

La storia mi è piaciuta, nonostante l’approccio iniziale. L’ho letta con piacere, anche se molte cose mi sono apparse eccessive e surreali.

L’ambientazione è quella di un orfanotrofio e quindi i vissuti dei bambini e dei ragazzi che ci vivono rattristano tanto.

La scrittura è scorrevole, infatti nonostante le tante pagine, si legge velocemente.

I personaggi, a mio parere, già dall’età adolescenziali sono descritti in modo eccessivo, come se fossero già degli adulti, soprattutto in certe scene hot.

Jace è un ragazzo che fa delle scelte assurde e, forse per il suo vissuto, non mi è piaciuto molto: troppo stereotipato. Anche se alla fine anche lui prova ad uscire dagli schemi che lo imprigionano.

June, questo è il cognome e non il nome. Il suo nome completo è Lily-Rose June. Non capisco perché si faccia chiamare con il cognome. June è una ragazza che ha sofferto tanto e con lei sono riuscita ad empatizzare di più rispetto a Jace . Ho capito le sue scelte e le sue rinunce.

“Quando penso a lei, penso a un paio di ali. Ali magiche che non perdono mai l’equilibrio.
Che riescono a battere così velocemente da impedire a chiunque di afferrarle.
Lei, con le sue ali, mi porta via da qua, protegge entrambi.”

Ho avuto alti e bassi per questo romanzo, sia perché mi aspettavo altro, sia perché è una storia senza colpi di scena e con situazioni prevedibili. Anche le origini di June: chi era sua madre, il suo rapporto con il padre, non vengono approfonditi. Rimangono sospesi, in attesa di una risposta. Tirando le somme comunque è un romanzo piacevole.

Lo consiglio a chi ama le storie d’amore a lieto fine.

Il mio voto è

3, 5 pinguini lettori.

“Wings” è il primo libro di una serie di dieci romanzi ambientati a Red Oak Manor. Sono in ristampa con una nuova veste grafica e inediti con Magazzini Salani.

Di seguito i libri della collana.

– Wings di Valentina Ferraro (10 gennaio 2022)
– Stuck di Marilena Barbagallo (1 febbraio 2022)
– Issue di Bianca Ferrari (21 febbraio 2022)
– Misty di Mary Lin (16 marzo 2022)
– Wrong di Valentina C. Brin (6 aprile 2022)
– Cruel di Debora C. Tepes (27 aprile 2022)
– Candy di Jenny Anastan (16 maggio 2022)
– Caged di Naike Ror (6 giugno 2022)

Ringrazio la casa editrice per la copia digitale omaggio.

A presto,

la vostra blogger Lucia.

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17/04/2013 Recensione “La memoria di Babel. L’Attraversaspecchi vol. 3 di Christelle Dabos.

Editore ‏ : ‎ Edizioni e/o (9 ottobre 2019)
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 446 pagine
link d’acquisto qui

Sinossi

Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?

La mia opinione

“La memoria di Babel” è il terzo volume della saga “L’attraversaspecchi”, composta da 4 volumi. La protagonista è Ofelia una giovane animista di Anima, una delle 21 arche create dopo la lacerazione della Terra.

Ho letto i primi due libri con grande entusiasmo sia per la novità della storia in sé, sia per la velocità delle azioni. Questo terzo volume, invece, mi ha fatto provare altre emozioni; ma prima di raccontarvele, facciamo il punto della situazione. Ovviamente chi non ha letto i primi due volumi e o si accinge a leggere questo terzo volume, vi consiglio di leggere le mie due recensioni; per chi ha letto questo terzo libro, sarei lieta di conoscere anche la vostra opinione.

In questo articolo potete trovare anche la Fan Art di Ofelia, realizzata dalla mia cara amica Giorgia, che ha anche creato il banner del blog. Con lei condivido la passione per i libri e l’arte. Quando le ho chiesto se le andasse di realizzare un Fan Art sulla saga “L’Attraversaspecchi”, non se l’è fatto ripetere due volte e di questo la ringrazio. È bravissima e vi consiglio di seguirla sui social.

“La memoria di Babel” inizia dopo quasi tre anni da quando Ofelia ha lasciato l’arca del Polo e Thorn è scomparso. Tre anni in cui Ofelia, si è un po’ fossilizzata, nella speranza di trovare un indizio che la riporti da Thorn. Senza più un posto dove sentirsi a proprio agio su Anima, dove vive tutta la sua famiglia e dove viene trattata come una povera ragazzina spaventata da proteggere, Ofelia cerca un modo per ricominciare; così quando meno se l’aspetta, un gruppo di amici viene a salvarla.

Attraverso le Rose dei Venti, passaggi spaziali che permettono in poco tempo di spostarsi da un luogo ad un altro, la giovane animista raggiunge Babel, un’arca dove le parole guerra, armi e conflitto sono un tabù, dove gli automi servono gli uomini nelle loro mansioni e dove si cerca di trovare la verità. Una verità nascosta in libri, codici e memorie. Ofelia incontrerà nuovi amici e nemici e inizierà una nuova avventura, fatta di rinunce e speranze, soprattutto la speranza di ritrovare Thorn.

A parte l’inizio veloce di questo terzo volume, soprattutto quando Ofelia fugge da Anima, attraversando diverse Rose dei venti, e in cui ho trovato una certa somiglianza con la Spazio Porta e gli sciacquoni di Harry Potter, successivamente il ritmo si fa più lento.

Ci ritroviamo in una nuova arca, Babel, dove le usanze e i costumi sono diversi sia da Anima, dove si vive in armonia con la gente, la natura e gli oggetti che si animano di emozioni proprie, sia dal Polo, dove invece le illusione e le manipolazioni mentali regnano sovrane.

A Babel ci sono delle regole da rispettare, ci sono uomini e donne con poteri e senza poteri e due spiriti guida: i gemelli Elena e Polluce, signori dei sensi. Entrambi con problemi di memoria. La memoria che sembra essere stata tolta a tutti spiriti di famiglia delle arche. Polluce, bello come un dio greco, è un burattino nelle mani di entità che controllano Babel; Elena, mostruosa nella sua fisicità, ma libera di esprimere i propri pensieri, è la protettrice dei senza poteri.

L’autrice anche in questo caso ha creato un mondo nuovo, dove si ritrova Ofelia, ormai non più sprovveduta, ma coraggiosa, tenace e capace di affrontare tante nuove sfide. Capisce che quello che le è accaduto al Polo, l’incontro con il dio dalle mille facce, i crolli che via via si susseguono nelle varie arche, stanno portando il mondo ad un cambiamento. Ofelia si sente in dovere di capire cosa sta accadendo e di fermare i crolli, perché il mondo, come lo conosce lei, sta svanendo.

“La memoria di Babel” è un romanzo, a mio parere, cupo e angosciante. Sono pochi i momenti di gioia che ritroviamo in queste pagine. La ricerca della verità è una costante. Sicuramente è il libro della consapevolezza di Ofelia e del desiderio di riscatto di tanti altri personaggi che fanno parte di questa storia.

Anche “La memoria di Babel” l’ho ascoltato e la narratrice Liliana Bottone, come sempre, è stata bravissima nel trasportarmi nella storia.

Se avete letto i primi due volumi, questo terzo volume è assolutamente consigliato.

Il mio voto è

A presto,

la vostra blogger Lucia.