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(14/09/2024) Settembre, si ricomincia 2024 “Recap di me stessa, letture e dintorni…

Ciao a tutti,

come è ormai mia consuetudine dopo la pausa estiva, riprendo con il post “Si ricomincia. Recap di me stessa, letture e dintorni”.

Come sempre, non è facile riprendere, soprattutto se al rientro dalle vacanze ti colpisce anche una brutta influenza con temperature e afa terribili.

Dopo le vacanze ho sempre mille idee e tanta voglia di fare, ma poi, so già, che il tempo e gli impegni vari prenderanno il sopravvento e adieu alle mie aspirazioni.

Quest’anno io e la mia famiglia abbiamo scelto nuovamente una meta fuori dall’Italia: Londra.

Non c’ero mai stata e, per me, è stata una bella scoperta: me ne sono innamorata. Una città che offre tanto e che accoglie. Mi piacerebbe tornarci.

Per gli amanti di Harry Potter, sono andata alla stazione di King’s Cross a cercare il binario 9 e 3/4, ma cercavo nel posto sbagliato. In realtà, non si trova tra il binario 9 e 10, ma per una questione di business è stato messo accanto a un negozio a tema Harry Potter, sempre dentro la stazione e prima di arrivare ai binari, dove c’è una lunga fila per fare la foto con il carrello che entra nel muro e porta al castello di Hogwarts. Forse sono rimasta un po’ delusa, ma fa niente.

Per il resto, vivendo in Sicilia, non sono mancati i giorni al mare. La mia isola ha tanti difetti, ma il mare è ossigeno e libertà.

E voi come avete trascorso questa estate ormai agli sgoccioli? Siete riusciti a ritagliarvi qualche giorno di pausa? Dovete ancora andare in vacanza?

Breve parentesi sul mio passato…Quando ero bambina e fino ai miei 17 anni, io e la mia famiglia partivamo a settembre. Passavamo due settimane al mare dai miei nonni nella zona del Cilento. Io rientravo a scuola sempre con qualche giorno di ritardo, ma non mi importava molto, avevo trascorso dei bellissimi momenti. Momenti che rimarranno impressi per sempre nella mia memoria.

Letture

Dopo questa lungo recap di me stessa, passiamo alle mie letture e ai miei ascolti.

Ho ascoltato “La portalettere” di Francesca Giannone di cui vorrei parlare a breve. Mi è piaciuto tantissimo.

La protagonista, Anna, è una donna dal carattere forte che non si piega a niente tranne all’amore.

Ho letto “La biblioteca dei fisici scomparsi” di Barbara Bellomo. Attratta dal titolo e avendo già letto altri due libri dell’autrice, mi sono cimentata in questa lettura. Mi è piaciuta molto, ma mi aspettavo forse dell’altro. Anche di questo spero di parlarne più avanti.

Infine ho letto alcuni racconti di “Electric dreams” di Philip K. Dick. Sono storie sempre molto avvincenti e surreali. Mi ricordano la vecchia serie tv “Ai confini della realtà”.

Dintorni

In quest’ultima parte della rubrica di solito parlo dei buoni propositi per l’anno che verrà, che, come ho già detto, non inizia a gennaio ma a settembre con l’anno scolastico.

Come sempre, mi riprometto di studiare meglio l’inglese. Proprio la mancanza di conoscenza di questa lingua mi ha dato fastidio durante il mio viaggio a Londra, quindi vorrei provare a studiarla meglio.

Altri propositi: migliorare il blog, renderlo più accattivante e moderno, collaborare con scrittori e artisti. Su questo punto ci sto già lavorando.

Continuare a scrivere le storie che ho lasciato in sospeso e magari pubblicarle.

Infine, continuare ad aiutare i miei amici scrittori a realizzare i loro libri. Attualmente sto aiutando come beta reader lo scrittore Massimo Valentini e una mia amica che scrive libri illustrati per bambini. Non è semplice, ma ci provo.

Scriverò anche la prefazione di un romanzo: “Lacrime di ghiaccio”, sempre di Massimo Valentini. È un romanzo che è stato pubblicato anni fa con un altro nome, ma che verrà ripubblicato con una nuova casa editrice. Sono molto contenta che Massimo abbia scelto me per la prefazione e spero di non deluderlo.

Dimenticavo… mentre ero a Londra, e in particolare a Notting Hill, c’era una bancarella con tantissimi libri usati; c’erano vecchie edizioni di classici dalle copertine magnifiche. Tra queste anche primissime edizioni di “Harry Potter e la Pietra Filosofale”.

Le tenevano custodite dentro una bacheca. Io ne ho comprata una che non era una primissima edizione, ma una dei primi anni in cui è stata pubblicata. Considerando che sono una collezionista di libri di Harry Potter e mi mancava la versione inglese pubblicata dalla casa editrice britannica Bloomsbury Publishing, ero felice come una bambina.

Eccola nella foto.

Ai tempi costava 5,99 sterline, adesso vale 20 sterline, prezzo a cui l’ho acquistata.

Per adesso credo sia tutto. Raccontatemi un po’ di voi e dei vostri buoni propositi post vacanza estiva.

A presto,

la vostra blogger Lucia.

Alcune immagini sono prese da internet e non ne possiedo i diritti.

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01/08/2024 Recensione “L’ultima libreria di Londra” di Madeline Martin 

Durata: 9 ore e 24 minuti
Autore: Madeline Martin
Narratore: Federica Simonelli
Data di pubblicazione su Audible.it: 14 maggio 2024
Editore HarperCollins Italia S.p.A

Trama

Agosto 1939. Grace Bennett ha sempre sognato di trasferirsi a Londra. E ora le mille luci della città, i negozi eleganti, la frenetica vita mondana, che nella piccola cittadina del Norfolk poteva solo immaginare, stanno per diventare realtà. Quando il treno ferma a Farringdon Station, Grace si rende conto che il momento non è davvero dei migliori: gli abitanti stanno costruendo bunker e le porte sono sbarrate. La Germania di Hitler è alle porte e sicuramente la prima città presa di mira dai nazisti sarà Londra. Lei però non si arrende e comincia subito a cercare lavoro, anche se l’impresa non sembra facile e l’unica posizione da commessa disponibile è in una piccola libreria accoccolata in una stradina nascosta di Primrose Hill. La ragazza non sa molto di letteratura, e Mr. Evans, il libraio, non è esattamente accogliente nei suoi confronti, ma giorno dopo giorno, libro dopo libro, Grace rimane affascinata dalla magia delle pagine che la circondano…

La mia opinione

Ultimo articolo prima che il blog vada in pausa estiva. Oggi parliamo del romanzo “L’ultima libreria di Londra” di Madeline Martin. Premetto subito che non l’ho letto, ma l’ho ascoltato.

Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e ispirato a una storia vera, il libro racconta le vicende della giovane Grace Bennett, trasferitasi a Londra da un villaggio della campagna inglese in compagnia dell’inseparabile amica Viv. Entrambe all’arrivo sono piene di aspettative, ma l’arrivo della guerra cambierà per sempre le loro vite.

La voce che racconta la storia di Grace è della bravissima Federica Simonelli. Da subito si viene immersi nella storia di Grace che, insieme a Viv, arriva a Londra per cercare lavoro come commessa. Grace non ha una lettera di raccomandazione, ma grazie alla signora Weatherford, una cara amica della defunta madre di Grace, che le ospita anche nella sua casa, trova un lavoro in una libreria: la Primrose Hill. Qui conosce il proprietario, Sig. Evans, un uomo chiuso e taciturno. La libreria è in disordine e i libri sono impilati a caso e polverosi, ma Grace riuscirà con impegno a fare ordine e renderla speciale. Grazie a questo suo nuovo lavoro incontrerà l’amore e conoscerà la passione per i libri. Grace non ha mai avuto, infatti, il tempo di leggere prima di allora, ma in questo luogo scoprirà che i libri possono salvare.

La guerra arriva silenziosa, tanto da sembrare distante, ma invece arriverà e toccherà il cuore di Londra, rendendola una città spaventosa: sirene, rifugi, bombe, morti e distruzione. Qualcosa che sconvolge i londinesi, ma che non li farà mai arrendere, neanche nei momenti più difficili, quando tutto sembrerà perduto.

“L’ultima libreria di Londra” è un romanzo che non racconta solo la vita di Grace, ragazza tenace e coraggiosa, ma la vita di tanta gente che ha dovuto affrontare la guerra, lottando ogni giorno non solo contro le bombe che cadevano sulla città, ma anche contro sé stessi. Una lotta per superare il dolore di vedere i luoghi amati distrutti e, soprattutto, andare avanti dopo la perdita delle persone amate.

I bambini lasciavano Londra per trasferirsi nelle campagne; i giovani venivano mandati al fronte; chi rimaneva doveva fuggire nei rifugi. Non si dormiva più nelle proprie case perché i bombardamenti notturni erano costanti.

Come ho già detto, i libri salvano e Grace legge, legge per sé e legge per chi sembra aver perso la speranza. Legge classici come “Il Conte di Montecristo”, “Emma” e “Orgoglio e Pregiudizio”. Legge per strada, nella metropolitana, nella libreria e la gente ascolta e ha un motivo per vivere.

Consiglio questo romanzo a chi ama le storie ambientate durante la seconda guerra mondiale, a chi ama leggere e ascoltare storie, perché i libri salvano anche quando tutto sembra perduto.”

Il mio voto è:

5 pinguini ascoltatori.

L’autrice

Madeline Martin è autrice di romanzi storici e romanzi rosa storici bestseller del New York Times e a livello internazionale, con libri tradotti in oltre venticinque lingue. Vive nella soleggiata Florida con suo marito (noto come Mr. Awesome), due figlie meravigliose e due gatti molto viziati.

Alcune immagini e la biografia sono prese da internet.

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19/07/2024 Recensione “I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa 

Editore ‏ : ‎ Feltrinelli (7 giugno 2022)
Costo: 16,00 euro
Link d’acquisto:
qui
Copertina flessibile ‏ : ‎ 160 pagine

Sinossi

Jinbōchō, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo tranquillo e fuori dal tempo, a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni. File e file di vetrine stipate all’inverosimile di libri, nuovi o di seconda mano. Non tutti lo conoscono, più attratti da Ginza o dalle mille luci di Shibuya. Di sicuro Tatako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – non lo frequenta assiduamente. Eppure è qui che si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni. Un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza al piano superiore adibita a magazzino. È il regno di Satoru, l’eccentrico zio di Tatako. Entusiasta e un po’ squinternato, dedica la sua vita ai libri e alla Morisaki, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. L’opposto di Tatako, che non esce di casa da quando l’uomo di cui era innamorata le ha detto di voler sposare un’altra.

“I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa è un libricino di poche pagine che si legge tutto d’un fiato.

Attratta dalla copertina, dal titolo e dal fatto che sia un libro scritto da un giapponese e ambientato in Giappone, non ho potuto non leggerlo.

Dai libri giapponesi mi aspetto calma, delicatezza e riflessioni e un po’ di tutto questo l’ho ritrovato nelle pagine di questo romanzo.

“I miei giorni alla libreria Morisaki” racconta di una giovane ragazza, Tatako, che delusa dall’amore, non riesce a più a riprendersi. Passa le ore a dormire e a piangere perché ha il cuore spezzato. Decide anche di mollare il lavoro, sprofondando sempre più nella tristezza. Riuscirà a rialzarsi solo quando si ritroverà a lavorare nella libreria di famiglia, la libreria Morisaki, dove conoscerà lo zio. Un tipo particolare, ma dal cuore grande. Uno zio che tutti dovremmo avere nel momento del bisogno.

Nella libreria oltre a ritrovare lo zio che non vede da tanti anni, scoprirà la passione per i libri e un modo di affrontare la vita a testa alta.

“Iniziai a leggere un libro dopo l’altro. Quei vecchi libri nascondevano storie per me inimmaginabili. E non mi riferisco solo a ciò che raccontavano. Dentro ognuno trovai tracce del passato: sottolineature, segnalibri, fiori secchi… Erano incontri che superavano le barriere temporali, possibili solo attraverso i vecchi libri. E così cominciai ad affezionarmi alla libreria Morisaki.”

La protagonista Tatako mi è piaciuta tanto, il modo in cui cresce, le sue battutine simpatiche e la sua calma apparente nell’affrontare le avversità, la sua bontà e il suo scoprire piano piano il mondo che la circonda. Anche gli altri personaggi, come lo zio, mi hanno colpito molto. Sono tutti bene definiti nel ruolo che gli compete.

Ciò che ho amato di questo libro è anche la sensazione di fare un viaggio in Giappone, di scoprire Tokyo, non solo il quartiere Jinbōchō, un luogo fatto di librerie e dove sembra di sentire l’odore dei libri e di toccare le pagine ingiallite di vecchi libri poggiati sugli scaffali, ma anche viaggiare in luoghi dove la natura è ancora incontaminata.

Jinbōchō- Immagine presa da internet

Leggendo questo romanzo, mi è venuta una gran voglia di visitare il Giappone e fare un salto a Jinbōchō, pieno di libri rari, dove una volta l’anno c’è una fiera del libro e le strade sono stracolme di gente; si passeggia e si cerca un libro particolare da aggiungere alla propria collezione o semplicemente scoprire libri speciali tra gli scaffali di una libreria piena fino al soffitto.

Del romanzo mi è piaciuta anche la copertina che rappresenta bene il contenuto del libro.

L’unica cosa negativa è la brevità del romanzo, quasi come se la storia non fosse finita o si fosse conclusa nel momento più bello.

Lo consiglio a chi ama le storie delicate, i libri e vuole almeno, con la fantasia, visitare il Giappone.

Il mio voto è:

4 pinguini lettori.

Dello stesso autore la casa editrice Feltrinelli ha pubblicato: “Una sera tra amici a Jinbocho”, che spero di leggere per immergermi nuovamente nelle atmosfera del Giappone e sentire il profumo dei libri.

L’autore

Satoshi Yagisawa (Chiba, Giappone, 1977) vive a Tōkyō.
Dopo aver vinto il premio letterario Chiyoda, il suo romanzo d’esordio, I miei giorni alla libreria Morisaki (Feltrinelli, 2022), è diventato un caso editoriale, da cui è stato tratto un film. È stato un bestseller in Giappone, Corea, Vietnam e a Taiwan, ed è in corso di pubblicazione in ventidue Paesi. In Italia è stato per mesi in vetta alle classifiche dei libri più venduti. Una sera tra amici a Jinbōchō continua le avventure alla libreria Morisaki.

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10-07-24 Recensione “Dark Matter” di Blacke Crouch

Autore: Blake Crouch
Traduttore: Annalisa Garavaglia
Editore:Fanucci
Pag: 336
Anno edizione:2024

Sinossi

Jason Dessen, ex meccanico quantistico, è un professore universitario di Fisica che vive a Chicago con la moglie Daniela e il figlio Charlie. Un giorno viene rapito e drogato. «Sei soddisfatto della tua vita?» sono le ultime parole che sente pronunciare prima che il suo rapitore lo colpisca tanto forte da fargli perdere i sensi e di risvegliarsi legato a una barella. Si rende conto di essere circondato da persone che indossano tute di protezione chimica, e un uomo a lui sconosciuto gli sorride dicendo: «Bentornato, amico.» Nel mondo in cui si ritrova, la vita è diversa da quella che ha sempre conosciuto. Sua moglie non è sua moglie, suo figlio non è mai nato e lui non è un semplice professore di Fisica ma un genio ammirato da tutti perché ha realizzato qualcosa di grandioso. Qualcosa di impossibile. Tuttavia un atroce dubbio lo assale: quale dei due mondi è un sogno?

La mia opinione

“Dark matter” di Black Crouch è un thriller fantascientifico adrenalinico che racconta di un multiverso in cui il protagonista deve ritrovare sé stesso.

Quando ho letto la trama di questo romanzo, ne sono rimasta subito colpita. I mondi paralleli, la materia oscura, sono temi che mi affascinano molto e se il protagonista è un fisico che si occupa di meccanica quantistica, la cosa mi coinvolge ancora di più.

Il protagonista Jason Dessen è un fisico specializzato in meccanica quantistica, ma che a un certo punto della sua vita ha scelto di costruirsi una famiglia invece di proseguire nella sua ricerca. Daniela, sua moglie, è un’artista. Anche lei ha messo da parte la sua arte per dedicarsi a suo figlio Charlie. Una notte però la sua vita cambia improvvisamente. Un uomo che indossa una maschera da geisha lo rapisce e senza neanche accorgersene si ritrova in un luogo sconosciuto, dove tutti sembrano conoscerlo. In questo mondo così simile al suo, lui è considerato un genio e padre di una scoperta talmente importante da mettere in pericolo la vita di chi cerca di aiutarlo. In questo mondo che piano piano scopre di non essere il suo, ha vinto tanti premi, ha una casa da sogno, ma non ha la sua Daniela e suo figlio. Jason capisce che non può vivere in un mondo dove loro non esistono.

Arrivata a questo punto della storia ho pensato: “Sarà il solito romanzo sui viaggi tra mondi paralleli?” Invece, è stato un viaggio pieno di colpi di scena, originale, a volte spaventoso e triste, dove le scelte determinano il futuro.

È un romanzo che fa riflettere sulla vita, su quanto siano determinanti anche delle piccole scelte quotidiane, su quanti scenari possono crearsi sulla base delle nostre decisioni.

“Dark Matter” non è mai banale; coinvolge e spiega, attraverso teorie scientifiche basate sulla meccanica quantistica, il multiverso. Quasi alla fine del romanzo ho pensato: “È adesso?”

Sono contenta di averlo letto perché ne avevo veramente bisogno. Ultimamente i thriller fantascientifici sono il mio genere preferito e “Dark Matter” ci rientra benissimo.

La storia di Jason è quella di un uomo che ha fatto delle scelte e che, a un certo punto della sua vita, si chiede se queste scelte siano state giuste e lo fa con un certo rimpianto. Ha però la possibilità di capire cosa è veramente importante per lui nel momento in cui si trova ad affrontare un mondo senza la sua famiglia.

Oltre a Jason e i vari Jason nella storia, c’è il personaggio di Amanda molto interessante e che sarebbe bello ritornasse in qualche altro romanzo dell’autore.

Un romanzo con diverse sliding doors, con diverse scelte, quelle che la vita ci mette ogni giorno davanti. Cosa sarebbe successo se? What if?

Lo consiglio agli appassionati di fantascienza e a chi pensa che la vita deve essere vissuta nella sua pienezza senza guardarsi mai indietro.

Il mio voto è

4,5 pinguini lettori.

A presto,

la vostra blogger Lucia.

Ringrazio la casa editrice Fanucci per la copia omaggio.

L’autore

Blake Crouch è uno scrittore e sceneggiatore di successo. I suoi romanzi includono il bestseller del New York Times “Dark Matter” e la trilogia di “Wayward Pines”, bestseller a livello internazionale, adattata nel 2015 per una serie televisiva “Wayward Pines”. Crouch ha anche creato lo spettacolo TNT Good Behavior, basato sui suoi racconti di Letty Dobesh. Il suo ultimo libro è Recursion, un thriller fantascientifico sulla memoria pubblicato a giugno 2019. Crouch è nato nei pressi della città di Statesville, Nord Carolina nel 1978. Ha frequentato l’Università del Nord Carolina alla Chapel Hill e si è laureato nel 2000 con una laurea in Inglese e scrittura creativa.

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02/07/2024 Recap di me stessa, letture e dintorni…

Ciao a tutti,

sono sparita da un po’, se non apparizioni sporadiche, ma gli impegni e la fatica di questo ultimo periodo non mi hanno permesso di dedicarmi alla scrittura, al blog e ai social in generale. Non ho avuto proprio la testa. Sono un’insegnante, ma anche un’ingegnere che vorrebbe provare a mettersi di nuovo in gioco, mi piace scrivere, sono una mamma di un’adolescente e di una bambina che fa mille cose e vuole sempre attenzioni e sono una moglie. Diciamo che una donna che lavora e ha famiglia, ad un certo punto della vita la stanchezza prende il sopravvento e vuoi o non vuoi, devi rinunciare a qualcosa. Il problema è sempre la società che inculca nella donna il ruolo della tuttofare e questo non va bene. Anche se vorrei che le cose fossero diverse e provo io stessa a cambiarle, il cambiamento è lento, ancora troppo lento.

Quest’anno poi i problemi fisici, mi hanno buttato molto giù, ma per fortuna adesso va meglio e la nota positiva è che da aprile ho ripreso ad andare in palestra. Anche se trovare un’ora o due alla settimana per andare ad allenarsi è stata ed è cosa ardua, ma è un impegno che non deve mancare, perché mi fa stare bene. Fare attività fisica è importantissimo.

Ma adesso passiamo a quello che vi porta da queste parti: i libri. Non li ho abbandonati! Sono la mia fuga dal mondo, la mia evasione, il mio momento di pausa.

Oltre a leggere, ho ascoltato. Gli audiolibri mi accompagnano mentre guido, sono in palestra e faccio le pulizie. Mi tengono compagnia e mi rilassano.

La sera e nei weekend invece leggo ed è il mio momento. Siamo io e le pagine del libro, con le lettere che formano parole e poi frasi e infine formano le immagini nella mia testa.

Ho ascoltato ben due libri Sophie Kinsella.

“Sono Esaurita”

“La famiglia prima di tutto”

Sono stati due libri divertenti, anche se ho trovato una Sophie Kinsella diversa rispetto ai suoi scritti iniziali. Le storie sono carine, ma anche troppo scontate. Dei due, mi è piaciuto di più “La famiglia prima di tutto” perché la protagonista è una ragazza sempre pronta ad aiutare gli altri ma che riesce alla fine ad aiutare se stessa.

“La trilogia di New York” di Paul Auster.

Tre detective-stories eccentriche e avvincenti in cui Paul Auster inventa una sua New York fantastica, un «nessun luogo» in cui ciascuno può ritrovarsi e perdersi all’infinito. Pubblicati per la prima volta tra il 1985 e il 1987, i tre romanzi Città di vetro, Fantasmi, La stanza chiusa, che compongono Trilogia di New York, sono diventati classici della letteratura americana contemporanea...

Non so se ne parlerò prossimamente, ma mi aspettavo molto di più e i finali aperti non li sopporto.

“Sto leggendo “Oscuri Talenti”, un fantasy particolare ambientato nella Londra Vittoriana.

Ho però momentaneamente interrotto la lettura perché mi è arrivato un libro dalla Fanucci di cui avevo bisogno.

Il libro in questione è “Dark Matter”.

Un romanzo che si fa leggere. Parla di mondi paralleli, meccanica quantistica e di come una scelta può cambiare il corso della vita di un individuo. Ne parlerò sicuramente nel blog.

Per concludere, continua il mio lavoro di Beta Reader per l’autore Massimo valentini.

Abbiamo costituito un piccolo gruppo “I guardiani dei libri” in cui io e altri lettori ci confrontiamo su libri ed estratti mandati da Massimo. Ci stiamo iniziando a conoscere e ad ora, nonostante siamo tutti impegnatissimi, portiamo avanti con piacere il nostro compito.

È la prima volta per me e sono veramente entusiasta di essere stata scelta.

A presto,

la vostra blogger Lucia.

Se vi va, lasciate un commento.