Ciao amici,
tra i libri che attendevano di essere letti nella mia libreria casalinga c’era “ Viaggio allucinante” di Isaac Asimov. La mia passione per la fantascienza la conoscete tutti e sapete anche che l’autore che mi ha portato ad amarla, durante la mia adolescenza, è stato proprio Asimov, genio, creatore e soprattutto umanista. Credeva che solo l’uomo fosse artefice del proprio destino. Qualunque cosa lui credesse o no, so solo che mi ha dato tanto e molte delle scelte che ho fatto nella vita, le devo a lui. Infatti da tempo mi piacerebbe scrivere un articolo su di lui: un contributo alla sua memoria. Chissà se ci riuscirò.
SINOSSI
Ridotti alle dimensioni di batteri insieme alla loro navicella, un pugno di uomini e un’intrigante ragazza compiono un viaggio di scoperta. Lo scenario delle loro affascinanti e pericolose esplorazioni però non è il cosmo, ma il corpo umano. La loro incredibile missione, infatti, è quella di viaggiare all’interno del sistema circolatorio di uno scienziato per raggiungere e distruggere l’embolo cerebrale che sta per ucciderlo. Alle insidie che incontrano si aggiungono discordie e tradimenti. Ma il viaggio deve continuare, la sfida all’impossibile deve essere vinta. Perché in gioco c’è la vita di un genio i cui studi hanno portato a risultati straordinari, per quanto ancora sconosciuti. Tra realtà e fantasia, una narrazione spiritosa e intrigante, dai ritmi serrati, che pure non rinuncia all’alto contenuto scientifico. Una vera prova di virtuosismo del maestro assoluto della fantascienza.
La mia recensione
“Viaggio allucinanate” di Isaac Asimov non parla di robot o di viaggi spaziali, ma di un viaggio all’interno del corpo umano: un viaggio fantastico dal titolo originale: Fantastic Voyage.
Breve premessa: è un romanzo di fantascienza del 1966 , trasposizione letteraria dell’omonimo film di Richard Fleischer, uscito nello stesso anno. Il romanzo fu scritto a partire dalla sceneggiatura cinematografica di Harry Kleiner, adattata da David Duncan, che era a sua volta basata sulla storia omonima di Otto Klement e Jerome Bixby.
Il romanzo, commissionato ad Asimov dalla Bantam Books, venne pubblicato 6 mesi prima dell’uscita del film, per questo viene ritenuto erroneamente che il film sia tratto dalla storia di Asimov, e non viceversa (*).
Quando “Vaiggio allucinanate” fu pubblicato, ebbe un grandissimo successo.
Ma torniamo alla mia opinione: cosa succederebbe se gli uomini fossero ridotti a delle dimensioni subatomiche? Quali conseguenze potrebbe avere una scoperta del genere? Sicuramente al livello medico avrebbe degli effetti assolutamente positivi, ma a livello politico e globale?
È su questo domande che prende vita il romanzo, raccontando le implicazioni che potrebbe avere una scoperta del genere.
Con una scrittura scorrevole e spiegazioni scientifiche, senza mai rendere la lettura noiosa, Asimov ci trasporta all’interno del corpo umano attraverso un gruppo di pionieri: 4 uomini e 1 donna. Questi primi esseri umani ad essere miniaturizzati viaggeranno attraverso un sommergibile all’interno del corpo di uno scienziato per salvargli la vita.
La miniaturizzazione però ha un limite, più piccoli si diventa in termini di dimensioni, meno tempo si rimane miniaturizzati. Sarà quindi non solo un viaggio allucinante, come dice, uno dei protagonisti, ma anche una corsa contro il tempo per evitare di deminiaturizzarsi all’interno dell’uomo che li ospita. Affronteranno mille insidie per raggiungere il loro scopo: distruggere un embolo inoperabile dall’esterno.
Con una minuzia di particolari scientifici, attraverso le spiegazioni degli stessi protagonisti, l’autore riesce a catturare l’attenzione del lettore, senza mai eccedere in sapere.
I dialoghi non sono mai banali e a volte riescono anche a far scappare una risata. Sembra la scenografia di un film, sia per la perfetta caratterizzazione dei personaggi, sia per la trama avventurosa sullo sfondo di una guerra fredda. Infatti non mancano spie, traditori, attentati alla vita, intrighi politici e ovviamente l’eroe affascinante dalla mente brillante che riesce a superare mille pericoli ed a fare il casca morto con l’unica donna presente nella missione.
A proposito di donne, Asimov come in tutti i suoi romanzi riesce sempre a farle spiccare, mettendone in evidenza pregi e difetti, ma anche i sentimenti e la voglia di affermarsi in un mondo in cui gli uomini vogliono sempre averne la meglio. Un uomo, un autore che ha sempre apprezzato le donne dandogli un ruolo mai marginale. Anche per questo l’ho sempre considerato un grande autore e un grande uomo.
“In seno al CMDF – disse la ragazza – ho una posizione del tutto analoga a quella di un gran numero di uomini, ma mi trovo ostacolata ad ogni passo dal fatto, completamente estraneo, del mio sesso. O ricevo eccessiva considerazione o mi trattano con troppa condiscendenza e io non voglion né l’una nè l’altra. Non sul lavoro, comunque. Insomma ho un sacco di fastidi”
Il mio voto non è pieno, sia perché non sono stata mai portata per la biologia, nonostante ho due sorelle biologhe, sia perché l’incipit non mi ha subito colpita. La lettura è stata comunque avvincente.
Lo consiglio agli appassionati di fantascienza e soprattutto a chi vuole divertirsi, immaginando di viaggiare in un sommergibile all’interno del corpo umano.
Il mio voto è
4 pinguini lettori.
A presto,
(*) le informazioni sono prese da Wikipedia