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14/10/2022 Segnalazione “Per sfiorare le nuvole” di Chiara Parenti

Imparare a dire di no agli altri, per dire sì a se stessa: ecco la nuova sfida di Sole Santoro

Esce martedì 18 ottobre “Per sfiorare le nuvole” (Garzanti),

il seguito di “Per lanciarsi dalle stelle”, oggi diventato un film NETFLIX

In tutte le librerie e negli store online dal 18 ottobre


Dire no agli altri per dire sì a se stessi. Esce martedì 18 ottobre in tutte le librerie e negli store online il nuovo romanzo di Chiara Parenti, “Per sfiorare le nuvole” (Garzanti), il seguito della storia di Sole Santoro, protagonista dell’amatissimo “Per lanciarsi dalle stelle”, ora diventato un lungometraggio NETFLIX (tutte le info QUI).

Come si impara a dire di no agli altri senza lasciarsi divorare dai sensi di colpa? Come si scolpisce la propria vita per togliere tutto quello che ci appesantisce e ci allontana dai nostri obiettivi? A queste domande che la tormentano, Sole risponde con una nuova lista di cose da fare, anzi da smettere di fare, un elenco dei NO che deve imparare a dire agli altri, per iniziare finalmente a dire sì a se stessa e realizzare i suoi sogni.

Perché il coraggio non si misura solo collezionando avventure e uscendo dalla propria zona di comfort. Il vero atto di coraggio è prendere in mano la propria vita e dire no a ciò che ci rende infelici. Senza paura del giudizio altrui.

Ci sono storie che ti rimangono addosso e quella di Sole per me è stata una di queste – spiega l’autrice ─. Sentivo che aveva ancora qualcosa da dirmi, nonostante il libro di cui era protagonista fosse uscito da tempo. Lo vedevo ogni giorno, nelle cose che facevo, nei ‘no’ che non riuscivo a dire, sempre per quella maledetta paura di deludere, di offendere, di fare una brutta impressione, che mi segue da che ho memoria.

A volte mi chiedevo: Sole cosa farebbe? Tra le cento paure che aveva affrontato in quell’estate magica, questa non c’era. Eppure è una paura fondamentale, un limite enorme che può fare la differenza tra l’avere una vita piena, soddisfacente e appagante, e una che non si è scelto affatto.

Così ho sentito l’urgenza di tornare da questa ragazza, insicura ma forte, fragile eppure intrepida, e incominciare insieme a lei un nuovo viaggio, stavolta persino più difficile del primo, perché lanciarsi da un aereo è spaventoso, è vero, ma addentrarsi dentro le profondità di noi stessi, lo è molto, molto di più.”

SINOSSI

Quando hai paura alza gli occhi.

C’è un cielo pieno di luce ad attenderti.

Ci sono giorni in cui non si ha tempo nemmeno per notare le nuvole in cielo. E quando giorni come questi diventano la normalità, ci si dimentica persino dei sogni.
È quello che sta succedendo a Sole che, da quando si è trasferita a Roma, stila una lista infinita di cose da fare: aiutare il fidanzato Samuele con la galleria d’arte; scarrozzare ovunque l’amica Samanta; rispondere alle richieste assurde del suo caporedattore.
E il desiderio di diventare un’insegnante sembra tornato nel cassetto. Sole non riesce a imporsi nemmeno quando un’eccentrica e affermata scultrice, Gertrude, la obbliga a diventare sua assistente.
Costretta a seguire le assurde regole dell’artista, si sente ancor più alla deriva. Come se non bastasse, Massimo – il ragazzo di cui era innamorata da ragazzina – inizia a lavorare con lei.
Eppure quest’esperienza che sta testando i suoi limiti è proprio quello che le serve per cominciare a dire «no». Forse è arrivato il momento di compilare un nuovo tipo di lista, un elenco di cose da non fare.
Perché a volte è necessario concentrarsi su di sé, anche se si ha paura di deludere le persone che ci sono vicine.
Solo così possiamo trovare il tempo per respirare a fondo, ascoltare la nostra voce interiore e alzare gli occhi al cielo per sfiorare le nuvole.

BIO

Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove vive con il marito, il figlio, un cane, un gatto e due galline. Laureata in Filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Ama disegnare, leggere e viaggiare. Adora anche parlare di sport. La sua frase preferita è: «Il mese prossimo mi iscrivo in palestra». Con Garzanti ha pubblicato La voce nascosta delle pietre (2017) e Per lanciarsi dalle stelle (2018). Il suo sito è: www.chiaraparenti.com

Le immagini e il testo dell’articolo sono della casa editrice Garzanti. Lo scopo dell’articolo è di carattere pubblicitario.

29/06/2022 Recensione “Un tè a Chaverton House” di Alessia Gazzola

Sinossi

“Mi chiamo Angelica e questa è la lista delle cose che avevo immaginato per me: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative. Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che sono accadute: lasciare tutto, partire per l’Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato. Così sono arrivata a Chaverton House, un’antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più. Quello che non so è se seguire la testa o il cuore. Ma forse non vanno in direzioni opposte, anzi sono le uniche due rette parallele che possono incontrarsi”. Alessia Gazzola, dopo “L’allieva”, torna con un nuovo libro che fa sognare tra dolci fatti in casa, la magia di un’ambientazione che riporta al fascino del passato e un piccolo mistero di famiglia da risolvere...

La mia opinione

Inizio con il dire che questa volta non ho letto il libro, ma l’ho ascoltato. Si, proprio così! Ho deciso di rilassarmi con un romanzo letto dalla bravissima Valentina Mari, che mi ha fatto innamorare della sua voce, così come ho adorato la storia di Angelica, protagonista di “Un tè a Chaverton House” di Alessia Gazzola.

Questo audiolibro, il primo che ascolto con tanta passione, doveva accompagnarmi nelle mie mattutine pseudo camminate al parco. Credo di aver fatto un ottima scelta. Normalmente mentre corro mi stanco dopo un po’, o meglio mi annoio, invece con un libro da ascoltare, che mi ha entusiasmato dalle prime parole, sono stata incentivata a stare un po’ di più, a camminare, a correre ad ammirare la natura  che mi circondava. La mia routine quotidiana, iniziata a conclusione dell’anno scolastico, mi inizia a piacere. Vivo accanto ad un parco, uno dei parchi più grandi e belli della città di Palermo, perché allora non approfittare.


Ma parliamo di questo romanzo, scritto dall’autrice durante la pandemia, e immaginiamo di sorseggiare un tè, con latte o senza latte, a secondo dei gusti. Sa molto di British. Che ne dite?

Non ho mai letto nulla di Alessia Gazzola, ma ne avevo sentito tanto parlare, perciò quando ho cominciato a scorrere tra i libri proposti da ascoltare, la copertina e la trama di un  “Un tè a Chaverton House” mi hanno ispirato tantissimo. Volevo qualcosa di rilassante, divertente e con un tocco di romanticismo, e sono stata accontentata.

La protagonista è Angelica, ragazza di ventotto anni che grazie a delle fate madrine biricchine, ha avuto alcune doti direi adatte ai tempi moderni: la gentilezza, la docilità di temperamento e il talento infallibile con i lievitati. Lei riesce, infatti, con i suoi cornetti a conquistare i palati più esigenti. È gentile, intelligente e insegna inglese. Sembra perfetta per l’avventura che la porterà a Chaverton House, nel Dorset, una piccola contea che si affaccia sulla Manica, a sud-ovest del Regno Unito.

La residenza che dà il nome al romanzo e che sa tanto  di Downton Abbey, è anche il set di una delle serie televisive più famose del momento: L’orfana di Mallands Park.  È  una serie televisiva che ad Angelica non va affatto a genio, anzi la ritiene abominevole, ma che per il lavoro da guida turistica che le viene offerto a Chaverton House deve guardare più e più volte.

Tra l’altro, cosa non di scarsa rilevanza, Chaverton House è la stessa villa di quella serie TV abominevole che è L’orfana di Mallands Park. Chaverton di fatto è Mallands Park. Io ho visto solo la prima puntata, perché ovviamente una storia in costume in Inghilterra non poteva che interessarmi, ma non è scattata la scintilla e l’ho abbandonata senza rimpianti. Niente a che vedere con la mia amatissima Downton Abbey.” (Cit. Un té a Chaverton House)

Ovviamente i riferimenti alla serie tv Downton Abbey non  mancano. Chi non l’ha amata? Ma questa è tutt’altra storia. Angelica è una giovane donna che vive i nostri tempi, ma affascinata anche lei da ciò che è inglese e classico.

La sua permanenza a Chaverton House non è per un lavoro, ma per un compito speciale affidatole da una zia curiosa come lei: scoprire un segreto di famiglia. E così tra  lettere, fotografie, cartoline, biglietti e un incontro da batticuore, la nostra dolce Angelica, ci porterà in un posto da sogno, sorseggiando un buon té, viaggiando nelle campagne inglesi, sfogliando prime edizioni di classici come “Ragione e sentimento” e “Cime tempestose”.


Infatti i riferimenti a Jane Austen  e a Emily Bronte e ad altri romanzi inglesi, non mancano e si possono toccare quasi con mano; sentire l’odore delle pagine ingiallite dal tempo.

“Quando le persone ci chiedono scusa dobbiamo provare a superare l’orgoglio e il pregiudizio – c’entra sempre Jane Austen, alla fine. L’orgoglio resta ferito malgrado le scuse. E ancora, le scuse non riescono a farci dimenticare il pregiudizio che nel frattempo è nato verso chi ci ha ferito. Bel problema. La verità è che le scuse sono necessarie, ma ancora di più lo è il tempo.” (Cit. Un té a Chaverton House)

Angelica è una ragazza che non molla, tenace e indipendente. Mi è piaciuta tantissimo. Non è la solita ragazza stereotipata, infatti, nonostante i timori per il suo futuro incerto e per delle scelte che non vanno a genio alla sua famiglia, si batte per i valori in cui crede e fa di tutto per uscirne a testa alta.

Il tocco di british impernia ogni pagina di questo fantastico romanzo.

Mi chiedo se leggerlo mi avrebbe suscitato lo stesso effetto, ma ascoltarlo mi ha portato a dare:

5 pinguini ascoltatori di libri.   

Che ne pensate dei miei nuovi recensori?

Foto instagram

Le immagini nell’articolo sono prese da internet a scopo solo divulgativo.