Sinossi
Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure
La mia opinione
Ciao amici, continua la mia avventura nel mondo de “L’attraversaspecchi” di Christelle Dabos.
“Gli scomparsi di Chiardiluna” è il secondo romanzo della saga “L’attraversaspecchi”, composta da quattro volumi, dove la protagonista è Ofelia, una giovane animista. Proviene infatti da Anima, una delle 21 arche in cui è stata divisa la Terra, dopo la lacerazione. È un luogo un po’ magico, in cui la gente ha dei poteri che permette loro di animare gli oggetti: orologi, maniglie, porte, bambole, etc
Ofelia è anche un’attraversaspecchi: ha la capacità di spostarsi da un luogo ad un altro attraversando gli specchi. Ma ciò che però la rende speciale è il sapere leggere gli oggetti. Il tocco delle sue mani, infatti, permette di conoscere la storia di un oggetto, dal presente al passato, facendosi testimone così di fatti remoti ed emozioni dei proprietari che hanno posseduto quell’oggetto. Ovviamente vi consiglio di leggere questa recensione solo se avete letto il primo; in ogni caso eviterò spoiler, tranne uno, ma sarete avvisati prima.
Il dono di leggere gli oggetti è stato il motivo che ha portato Ofelia al Polo, dove ormai vive da mesi, lontana dalla sua famiglia e dalla sua Terra. Le decane di Anima, infatti, le hanno imposto di fidanzarsi con Thorn, un ragazzo taciturno e che si scopre avere un ruolo importante nell’arca; lui è l’intendente del Polo. Il Polo è un luogo freddo e ostile da diversi punti di vista e qui Ofelia dovrà vedersela con le illusioni di cui è piena l’arca e con delle misteriose lettere minatorie.
Insieme alla zia Roseline, che è anche la sua madrina, cercherà di affrontare tutti i giorni le insidie della corte.
In questo secondo romanzo accadrà di tutto. Il suo dono di lettrice la porterà ad avvicinarsi al cospetto del Sire Faruk, lo spirito di famiglia del Polo. Questo semidio, un immortale, ha problemi con la memoria, tanto da tenere tutto annotato in diversi taccuini oltre ad avere accanto a sé un aiuto memoria. Ciò che però lo disturba e lo ossessiona più di tutto è un libro, il suo libro che non lascia mai e che sembra fatto di pelle umana.
Per capire meglio: in ogni arca, in cui la Terra originale è stata lacerata, vive uno spirito di famiglia, tranne a Babbel dove vivono i gemelli Elena e Polluce. Ogni spirito di famiglia oltre a dare alla sua discendenza dei poteri speciali, possiede un libro. Ogni libro è custode del passato di chi lo possiede o almeno dovrebbe essere così perché i libri sono illeggibili. Nessuno riesce a capire il loro codice e cosa nascondano. Così quando il Sire Faruk conosce Ofelia, una lettrice, prova più volte a farle leggere il suo libro, ma la ragazza capisce che è meglio evitare di farlo.
SPOILER…
Nel frattempo mentre la data del matrimonio di Ofelia e Thorn si avvicina, a Chiaridiluna, dove vive lo spirito di famiglia, iniziano a sparire nel nulla degli uomini influenti e tra questi l’ambasciatore Archibald, diventato nel frattempo protettore e amico di Ofelia. Archibald è un tipo stravagante ed collegato alla rete, i suoi legami di sangue. Quello che vede lui, viene visto dalla intera Rete. La solitudine non esiste per lui e per chi ne fa parte.
Proprio Ofelia verrà incaricata di trovare l’ambasciatore e gli scomparsi di Chiaridiluna. Così accompagnata da Thorn, il fidanzato, con cui ha iniziato a creare un legame, e il Barone Melchior, maestro delle illusioni e Ministro dell’Eleganza., esplorerà nuovi luoghi e scoprirà sempre di più che non tutto è come sembra.
FINE SPOILER….
Ofelia non è più la ragazzina ingenua e insicura partita da Anima e arrivata al Polo, ma è diventata una ragazza tenace, coraggiosa, resiliente alle avversità e soprattutto combattiva. Lei sfida chiunque per raggiungere i suoi obiettivi e i valori in cui crede. Anche Thorn che inizialmente sembrava un orso fatto di ghiaccio, mostrerà la sua vera natura.
“Thorn era una persona così poco espressiva che da principio Ofelia interpretò la sua rigidità come un’attesa. Quando si accorse che la fissava intensamente senza battere le ciglia né respirare capì che in realtà gli aveva mozzato il fiato.“
Nel romanzo non mancano i Frammenti, che come un ricordo permettono di far conoscere un po’ gli spiriti di famiglia. In particolare il Sire Faruk che più che un semidio, appare come un povero uomo confuso e sofferente, anche se i suoi discendenti lo temono per i suoi frequenti cambi di umore.
In questa nuova avventura conosceremo tanti altri abitanti del Polo sia con poteri che senza poteri. Sarà un viaggio in un mondo ricco di illusioni, dove lo sporco non si vede perché nascosto e dove attraverso “La Rosa dei Venti” ci si potrà spostare da un luogo ad un altro in pochi minuti.
Mi fermo qui. Spero di avervi incuriosito ancora di più e scusate se mi sono dilungata troppo. Come già detto, sto adorando questa saga e questo secondo volume è veramente fantastico.
Liliana Bottone, che ha letto quest’audiolibro, è magnifica nell’interpretare i vari personaggi. Ci si immerge completamente nella storia e ci si addentra ancora di più in questo mondo misterioso, dove può accadere di tutto e dove la ricerca della verità fa da padrone.
Assolutamente consigliato.
Il mio voto è
5 pinguini ascoltatori.