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29/04/2023 La mia recensione “Wings” di Valentina Ferraro

Editore ‏ : ‎ Magazzini Salani (28 marzo 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Link d’acquisto: qui
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 430 pagine

Lily-Rose June, fra le mura grigie e umide di Red Oak Manor, ci è nata e cresciuta. Le giornate per lei si dividono tra lo studio, le umiliazioni che i ricchi figli di papà della scuola che frequenta si divertono a infliggerle e le faccende da svolgere sotto l’attenta supervisione di Miss Price, la direttrice dell’orfanotrofio. Eppure, una domenica incolore come le altre, la sua quotidianità viene stravolta dal ritorno di quel ragazzino dagli occhi blu che le aveva fatto battere il cuore per la prima volta.
Jace Lowell Campbell viene scaricato davanti al vecchio portone dell’orfanotrofio, con due valigie nere al seguito e una rabbia cocente che impregna l’aria. La sua punizione è esemplare: dovrà scontare la sua penitenza all’interno di Red Oak Manor. Peccato, però, che il vero castigo sia tenersi alla larga da June, che è da sempre il suo punto debole…

June non se ne può andare da Red Oak Manor.
E lui non può rimanere…

Ciao amici,

oggi parliamo di “Wings” di Valentina Ferraro. Non si tratta di fate, Winx, né di magia o altro, come potrebbe far pensare la stessa copertina, un po’ fuorviante e come, ahimè, è capitato a me, credendo fosse un romanzo fantasy. A volte sono frettolosa a scegliere un libro da leggere e questo è quello che mi capita. “Wings” è semplicemente la storia di June e Jace e, in questo romanzo, la magia è l’amore che nasce e cresce tra i due.

June vive in un orfanotrofio, il Red Oak Manor, da quanto è nata; Jace è il nipote del ricco e cinico proprietario del maniero e anche di tutta la città.

La storia mi è piaciuta, nonostante l’approccio iniziale. L’ho letta con piacere, anche se molte cose mi sono apparse eccessive e surreali.

L’ambientazione è quella di un orfanotrofio e quindi i vissuti dei bambini e dei ragazzi che ci vivono rattristano tanto.

La scrittura è scorrevole, infatti nonostante le tante pagine, si legge velocemente.

I personaggi, a mio parere, già dall’età adolescenziali sono descritti in modo eccessivo, come se fossero già degli adulti, soprattutto in certe scene hot.

Jace è un ragazzo che fa delle scelte assurde e, forse per il suo vissuto, non mi è piaciuto molto: troppo stereotipato. Anche se alla fine anche lui prova ad uscire dagli schemi che lo imprigionano.

June, questo è il cognome e non il nome. Il suo nome completo è Lily-Rose June. Non capisco perché si faccia chiamare con il cognome. June è una ragazza che ha sofferto tanto e con lei sono riuscita ad empatizzare di più rispetto a Jace . Ho capito le sue scelte e le sue rinunce.

“Quando penso a lei, penso a un paio di ali. Ali magiche che non perdono mai l’equilibrio.
Che riescono a battere così velocemente da impedire a chiunque di afferrarle.
Lei, con le sue ali, mi porta via da qua, protegge entrambi.”

Ho avuto alti e bassi per questo romanzo, sia perché mi aspettavo altro, sia perché è una storia senza colpi di scena e con situazioni prevedibili. Anche le origini di June: chi era sua madre, il suo rapporto con il padre, non vengono approfonditi. Rimangono sospesi, in attesa di una risposta. Tirando le somme comunque è un romanzo piacevole.

Lo consiglio a chi ama le storie d’amore a lieto fine.

Il mio voto è

3, 5 pinguini lettori.

“Wings” è il primo libro di una serie di dieci romanzi ambientati a Red Oak Manor. Sono in ristampa con una nuova veste grafica e inediti con Magazzini Salani.

Di seguito i libri della collana.

– Wings di Valentina Ferraro (10 gennaio 2022)
– Stuck di Marilena Barbagallo (1 febbraio 2022)
– Issue di Bianca Ferrari (21 febbraio 2022)
– Misty di Mary Lin (16 marzo 2022)
– Wrong di Valentina C. Brin (6 aprile 2022)
– Cruel di Debora C. Tepes (27 aprile 2022)
– Candy di Jenny Anastan (16 maggio 2022)
– Caged di Naike Ror (6 giugno 2022)

Ringrazio la casa editrice per la copia digitale omaggio.

A presto,

la vostra blogger Lucia.

17/04/2013 Recensione “La memoria di Babel. L’Attraversaspecchi vol. 3 di Christelle Dabos.

Editore ‏ : ‎ Edizioni e/o (9 ottobre 2019)
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 446 pagine
link d’acquisto qui

Sinossi

Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?

La mia opinione

“La memoria di Babel” è il terzo volume della saga “L’attraversaspecchi”, composta da 4 volumi. La protagonista è Ofelia una giovane animista di Anima, una delle 21 arche create dopo la lacerazione della Terra.

Ho letto i primi due libri con grande entusiasmo sia per la novità della storia in sé, sia per la velocità delle azioni. Questo terzo volume, invece, mi ha fatto provare altre emozioni; ma prima di raccontarvele, facciamo il punto della situazione. Ovviamente chi non ha letto i primi due volumi e o si accinge a leggere questo terzo volume, vi consiglio di leggere le mie due recensioni; per chi ha letto questo terzo libro, sarei lieta di conoscere anche la vostra opinione.

In questo articolo potete trovare anche la Fan Art di Ofelia, realizzata dalla mia cara amica Giorgia, che ha anche creato il banner del blog. Con lei condivido la passione per i libri e l’arte. Quando le ho chiesto se le andasse di realizzare un Fan Art sulla saga “L’Attraversaspecchi”, non se l’è fatto ripetere due volte e di questo la ringrazio. È bravissima e vi consiglio di seguirla sui social.

“La memoria di Babel” inizia dopo quasi tre anni da quando Ofelia ha lasciato l’arca del Polo e Thorn è scomparso. Tre anni in cui Ofelia, si è un po’ fossilizzata, nella speranza di trovare un indizio che la riporti da Thorn. Senza più un posto dove sentirsi a proprio agio su Anima, dove vive tutta la sua famiglia e dove viene trattata come una povera ragazzina spaventata da proteggere, Ofelia cerca un modo per ricominciare; così quando meno se l’aspetta, un gruppo di amici viene a salvarla.

Attraverso le Rose dei Venti, passaggi spaziali che permettono in poco tempo di spostarsi da un luogo ad un altro, la giovane animista raggiunge Babel, un’arca dove le parole guerra, armi e conflitto sono un tabù, dove gli automi servono gli uomini nelle loro mansioni e dove si cerca di trovare la verità. Una verità nascosta in libri, codici e memorie. Ofelia incontrerà nuovi amici e nemici e inizierà una nuova avventura, fatta di rinunce e speranze, soprattutto la speranza di ritrovare Thorn.

A parte l’inizio veloce di questo terzo volume, soprattutto quando Ofelia fugge da Anima, attraversando diverse Rose dei venti, e in cui ho trovato una certa somiglianza con la Spazio Porta e gli sciacquoni di Harry Potter, successivamente il ritmo si fa più lento.

Ci ritroviamo in una nuova arca, Babel, dove le usanze e i costumi sono diversi sia da Anima, dove si vive in armonia con la gente, la natura e gli oggetti che si animano di emozioni proprie, sia dal Polo, dove invece le illusione e le manipolazioni mentali regnano sovrane.

A Babel ci sono delle regole da rispettare, ci sono uomini e donne con poteri e senza poteri e due spiriti guida: i gemelli Elena e Polluce, signori dei sensi. Entrambi con problemi di memoria. La memoria che sembra essere stata tolta a tutti spiriti di famiglia delle arche. Polluce, bello come un dio greco, è un burattino nelle mani di entità che controllano Babel; Elena, mostruosa nella sua fisicità, ma libera di esprimere i propri pensieri, è la protettrice dei senza poteri.

L’autrice anche in questo caso ha creato un mondo nuovo, dove si ritrova Ofelia, ormai non più sprovveduta, ma coraggiosa, tenace e capace di affrontare tante nuove sfide. Capisce che quello che le è accaduto al Polo, l’incontro con il dio dalle mille facce, i crolli che via via si susseguono nelle varie arche, stanno portando il mondo ad un cambiamento. Ofelia si sente in dovere di capire cosa sta accadendo e di fermare i crolli, perché il mondo, come lo conosce lei, sta svanendo.

“La memoria di Babel” è un romanzo, a mio parere, cupo e angosciante. Sono pochi i momenti di gioia che ritroviamo in queste pagine. La ricerca della verità è una costante. Sicuramente è il libro della consapevolezza di Ofelia e del desiderio di riscatto di tanti altri personaggi che fanno parte di questa storia.

Anche “La memoria di Babel” l’ho ascoltato e la narratrice Liliana Bottone, come sempre, è stata bravissima nel trasportarmi nella storia.

Se avete letto i primi due volumi, questo terzo volume è assolutamente consigliato.

Il mio voto è

A presto,

la vostra blogger Lucia.