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17/04/2013 Recensione “La memoria di Babel. L’Attraversaspecchi vol. 3 di Christelle Dabos.

Editore ‏ : ‎ Edizioni e/o (9 ottobre 2019)
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 446 pagine
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Sinossi

Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?

La mia opinione

“La memoria di Babel” è il terzo volume della saga “L’attraversaspecchi”, composta da 4 volumi. La protagonista è Ofelia una giovane animista di Anima, una delle 21 arche create dopo la lacerazione della Terra.

Ho letto i primi due libri con grande entusiasmo sia per la novità della storia in sé, sia per la velocità delle azioni. Questo terzo volume, invece, mi ha fatto provare altre emozioni; ma prima di raccontarvele, facciamo il punto della situazione. Ovviamente chi non ha letto i primi due volumi e o si accinge a leggere questo terzo volume, vi consiglio di leggere le mie due recensioni; per chi ha letto questo terzo libro, sarei lieta di conoscere anche la vostra opinione.

In questo articolo potete trovare anche la Fan Art di Ofelia, realizzata dalla mia cara amica Giorgia, che ha anche creato il banner del blog. Con lei condivido la passione per i libri e l’arte. Quando le ho chiesto se le andasse di realizzare un Fan Art sulla saga “L’Attraversaspecchi”, non se l’è fatto ripetere due volte e di questo la ringrazio. È bravissima e vi consiglio di seguirla sui social.

“La memoria di Babel” inizia dopo quasi tre anni da quando Ofelia ha lasciato l’arca del Polo e Thorn è scomparso. Tre anni in cui Ofelia, si è un po’ fossilizzata, nella speranza di trovare un indizio che la riporti da Thorn. Senza più un posto dove sentirsi a proprio agio su Anima, dove vive tutta la sua famiglia e dove viene trattata come una povera ragazzina spaventata da proteggere, Ofelia cerca un modo per ricominciare; così quando meno se l’aspetta, un gruppo di amici viene a salvarla.

Attraverso le Rose dei Venti, passaggi spaziali che permettono in poco tempo di spostarsi da un luogo ad un altro, la giovane animista raggiunge Babel, un’arca dove le parole guerra, armi e conflitto sono un tabù, dove gli automi servono gli uomini nelle loro mansioni e dove si cerca di trovare la verità. Una verità nascosta in libri, codici e memorie. Ofelia incontrerà nuovi amici e nemici e inizierà una nuova avventura, fatta di rinunce e speranze, soprattutto la speranza di ritrovare Thorn.

A parte l’inizio veloce di questo terzo volume, soprattutto quando Ofelia fugge da Anima, attraversando diverse Rose dei venti, e in cui ho trovato una certa somiglianza con la Spazio Porta e gli sciacquoni di Harry Potter, successivamente il ritmo si fa più lento.

Ci ritroviamo in una nuova arca, Babel, dove le usanze e i costumi sono diversi sia da Anima, dove si vive in armonia con la gente, la natura e gli oggetti che si animano di emozioni proprie, sia dal Polo, dove invece le illusione e le manipolazioni mentali regnano sovrane.

A Babel ci sono delle regole da rispettare, ci sono uomini e donne con poteri e senza poteri e due spiriti guida: i gemelli Elena e Polluce, signori dei sensi. Entrambi con problemi di memoria. La memoria che sembra essere stata tolta a tutti spiriti di famiglia delle arche. Polluce, bello come un dio greco, è un burattino nelle mani di entità che controllano Babel; Elena, mostruosa nella sua fisicità, ma libera di esprimere i propri pensieri, è la protettrice dei senza poteri.

L’autrice anche in questo caso ha creato un mondo nuovo, dove si ritrova Ofelia, ormai non più sprovveduta, ma coraggiosa, tenace e capace di affrontare tante nuove sfide. Capisce che quello che le è accaduto al Polo, l’incontro con il dio dalle mille facce, i crolli che via via si susseguono nelle varie arche, stanno portando il mondo ad un cambiamento. Ofelia si sente in dovere di capire cosa sta accadendo e di fermare i crolli, perché il mondo, come lo conosce lei, sta svanendo.

“La memoria di Babel” è un romanzo, a mio parere, cupo e angosciante. Sono pochi i momenti di gioia che ritroviamo in queste pagine. La ricerca della verità è una costante. Sicuramente è il libro della consapevolezza di Ofelia e del desiderio di riscatto di tanti altri personaggi che fanno parte di questa storia.

Anche “La memoria di Babel” l’ho ascoltato e la narratrice Liliana Bottone, come sempre, è stata bravissima nel trasportarmi nella storia.

Se avete letto i primi due volumi, questo terzo volume è assolutamente consigliato.

Il mio voto è

A presto,

la vostra blogger Lucia.

26/03/23 Recensione “Gli scomparsi di Chiardiluna” . L’Attraversaspecchi vol. 2 di Christelle Dabos.

Durata: 17 ore e 22 minuti
Autore: Christelle Dabos
Narratore: Liliana Bottone
Data di pubblicazione su Audible.it: 29 luglio 2021
Editore: Emons Edizioni

Sinossi

Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure

La mia opinione

Ciao amici, continua la mia avventura nel mondo de “L’attraversaspecchi” di Christelle Dabos.

Gli scomparsi di Chiardiluna” è il secondo romanzo della saga “L’attraversaspecchi”, composta da quattro volumi, dove la protagonista è Ofelia, una giovane animista. Proviene infatti da Anima, una delle 21 arche in cui è stata divisa la Terra, dopo la lacerazione. È un luogo un po’ magico, in cui la gente ha dei poteri che permette loro di animare gli oggetti: orologi, maniglie, porte, bambole, etc

Ofelia è anche un’attraversaspecchi: ha la capacità di spostarsi da un luogo ad un altro attraversando gli specchi. Ma ciò che però la rende speciale è il sapere leggere gli oggetti. Il tocco delle sue mani, infatti, permette di conoscere la storia di un oggetto, dal presente al passato, facendosi testimone così di fatti remoti ed emozioni dei proprietari che hanno posseduto quell’oggetto. Ovviamente vi consiglio di leggere questa recensione solo se avete letto il primo; in ogni caso eviterò spoiler, tranne uno, ma sarete avvisati prima.

Il dono di leggere gli oggetti è stato il motivo che ha portato Ofelia al Polo, dove ormai vive da mesi, lontana dalla sua famiglia e dalla sua Terra. Le decane di Anima, infatti, le hanno imposto di fidanzarsi con Thorn, un ragazzo taciturno e che si scopre avere un ruolo importante nell’arca; lui è l’intendente del Polo. Il Polo è un luogo freddo e ostile da diversi punti di vista e qui Ofelia dovrà vedersela con le illusioni di cui è piena l’arca e con delle misteriose lettere minatorie.

Insieme alla zia Roseline, che è anche la sua madrina, cercherà di affrontare tutti i giorni le insidie della corte.

In questo secondo romanzo accadrà di tutto. Il suo dono di lettrice la porterà ad avvicinarsi al cospetto del Sire Faruk, lo spirito di famiglia del Polo. Questo semidio, un immortale, ha problemi con la memoria, tanto da tenere tutto annotato in diversi taccuini oltre ad avere accanto a sé un aiuto memoria. Ciò che però lo disturba e lo ossessiona più di tutto è un libro, il suo libro che non lascia mai e che sembra fatto di pelle umana.

Per capire meglio: in ogni arca, in cui la Terra originale è stata lacerata, vive uno spirito di famiglia, tranne a Babbel dove vivono i gemelli Elena e Polluce. Ogni spirito di famiglia oltre a dare alla sua discendenza dei poteri speciali, possiede un libro. Ogni libro è custode del passato di chi lo possiede o almeno dovrebbe essere così perché i libri sono illeggibili. Nessuno riesce a capire il loro codice e cosa nascondano. Così quando il Sire Faruk conosce Ofelia, una lettrice, prova più volte a farle leggere il suo libro, ma la ragazza capisce che è meglio evitare di farlo.

SPOILER…

Nel frattempo mentre la data del matrimonio di Ofelia e Thorn si avvicina, a Chiaridiluna, dove vive lo spirito di famiglia, iniziano a sparire nel nulla degli uomini influenti e tra questi l’ambasciatore Archibald, diventato nel frattempo protettore e amico di Ofelia. Archibald è un tipo stravagante ed collegato alla rete, i suoi legami di sangue. Quello che vede lui, viene visto dalla intera Rete. La solitudine non esiste per lui e per chi ne fa parte.

Proprio Ofelia verrà incaricata di trovare l’ambasciatore e gli scomparsi di Chiaridiluna. Così accompagnata da Thorn, il fidanzato, con cui ha iniziato a creare un legame, e il Barone Melchior, maestro delle illusioni e Ministro dell’Eleganza., esplorerà nuovi luoghi e scoprirà sempre di più che non tutto è come sembra.

FINE SPOILER….

Ofelia non è più la ragazzina ingenua e insicura partita da Anima e arrivata al Polo, ma è diventata una ragazza tenace, coraggiosa, resiliente alle avversità e soprattutto combattiva. Lei sfida chiunque per raggiungere i suoi obiettivi e i valori in cui crede. Anche Thorn che inizialmente sembrava un orso fatto di ghiaccio, mostrerà la sua vera natura.

Thorn era una persona così poco espressiva che da principio Ofelia interpretò la sua rigidità come un’attesa. Quando si accorse che la fissava intensamente senza battere le ciglia né respirare capì che in realtà gli aveva mozzato il fiato.

Nel romanzo non mancano i Frammenti, che come un ricordo permettono di far conoscere un po’ gli spiriti di famiglia. In particolare il Sire Faruk che più che un semidio, appare come un povero uomo confuso e sofferente, anche se i suoi discendenti lo temono per i suoi frequenti cambi di umore.

Foto Instagram Link qui

In questa nuova avventura conosceremo tanti altri abitanti del Polo sia con poteri che senza poteri. Sarà un viaggio in un mondo ricco di illusioni, dove lo sporco non si vede perché nascosto e dove attraverso “La Rosa dei Venti” ci si potrà spostare da un luogo ad un altro in pochi minuti.

Mi fermo qui. Spero di avervi incuriosito ancora di più e scusate se mi sono dilungata troppo. Come già detto, sto adorando questa saga e questo secondo volume è veramente fantastico.

Liliana Bottone, che ha letto quest’audiolibro, è magnifica nell’interpretare i vari personaggi. Ci si immerge completamente nella storia e ci si addentra ancora di più in questo mondo misterioso, dove può accadere di tutto e dove la ricerca della verità fa da padrone.

Assolutamente consigliato.

Il mio voto è

5 pinguini ascoltatori.