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04/02/2023 Recensione “La casa delle voci” di Donato Carrisi

Autore: Donato Carrisi
Casa editrice: Longanesi
Anno di pubblicazione: 2019
Link d’acquisto: qui
Pagine: 400

TRAMA

Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà. Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidi

La mia opinione

“La casa delle voci” di Donato Carrisi è un thriller psicologico ed è il primo di una trilogia. Ho sempre amato la serie Criminal minds e leggere o ascoltare le storie di Carrisi riesce a darmi la stessa soddisfazione che avevo, guardando la famosa serie tv.

Anche questa volta ho ascoltato e, attraverso la voce narrante di un bravissimo Alberto Angrisano, sono stata  interamente coinvolta dalla storia del protagonista Peter Gerber.
Gerber è uno psicologo infantile, la cui specializzazione è l’ipnosi. Peter Gerber è “l’addormentatore di bambini”.

Da bravo medico cerca di separare la sua vita privata dalla sua vita lavorativa, anche se non è affatto facile. Ha una moglie e un bambino di tre anni e Gerber sembra apparentemente un uomo felice, ma in realtà porta dentro di sé un segreto, che non ha mai rivelato a nessuno.

Anche suo padre era uno psicologo infantile e come lui praticava l’ipnosi, ma morto prematuramente lascia la sua difficile eredità a suo figlio, che inizia a collaborare con il Giudice Baldi. Ogni giorno Pietro ha a che fare con bambini che hanno subito ogni sorta di traumi e che lui, sia come uomo che come medico, cerca di aiutare.

La sua vita sembra aver trovato un equilibrio tra la famiglia e il lavoro, soprattutto dopo la morte del padre, il Signor B, Baloo da “Il libro della giunga”, quando una donna misteriosa, Hanna Hall, irrompe nella sua vita, sconvolgendola. Lui deve aiutare la donna a ricordare il suo passato e insieme visiteranno un luogo lontano nel tempo e nella memoria: “la casa delle voci”.

“Nessuno vuole veramente ascoltare ciò che hanno da dire i bambini.”

Un romanzo intenso, che crea sensazioni di ansia, brivido e attesa. Ci si chiede dove voglia arrivare l’autore raccontando questa storia. Chi sono gli estranei e cosa hanno fatto ad Hanna Hall quando era solo una bambina? Attraverso diversi colpi di scena che come un puzzle ricostruiscono gli eventi, si arriva ad una conclusione che, a mio avviso, rimane in parte in sospesa.

Come già scritto sopra, “La casa delle voci” è il primo di una trilogia. Il secondo libro è “La casa dei ricordi”, che ho già ascoltato e che vi anticipo porta a chi ascolta o legge ad una sensazione di disorientamento, proprio come succede al protagonista Gerber.
L’ultimo dei tre volumi, da poco uscito in libreria, è “La casa delle luci” che spero vivamente chiarisca tutte le cose in sospeso lasciate sia nel primo che nel secondo volume di questa trilogia.

Il mio voto è

4,5 pinguini ascoltatori.

 A presto,

la vostra blogger Lucia.