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22-11-2021 Recensione serie tv: El CID

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Ideatore: José Velasco
Genere: Drammatico
Anno: 2020
Paese: Spagna
Durata: 55 min
Stato: Conclusa

Ciao amici e amanti delle serie tv,

ho appena finito di guardare una delle ultime serie tv uscite su Amazon Prime: El Cid. Ero indecisa se scrivere la recensione e quindi cercherò di essere breve…😀Lo spero.

All’inizio ciò che mi ha incuriosito è stato il personaggio storico: El Cid , ovvero Rodrigo Díaz de Bivar, chiamato da tutti Ruy. Conoscevo già questa figura storica, un po’ misteriosa e, inoltre, le gesta e le armi e l’amore mi hanno sempre attratta, soprattutto se raccontano di fatti realmente accaduti.

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Il primo episodio mi ha colpito, soprattutto l’ambientazione storica, e quindi ho visto subito i successivi episodi. In totale sono 5 episodi di circa un’ora.

La sceneggiatura è molto curata e i personaggi, sono bene interpretati. Gli attori con il loro fascino spagnolo, sia uomini che donne, sono perfetti.  Ruy, interpretato dall’ attore Jaime Lorente, conosciuto per la sua interpretazione di Denver nella serie tv “La Casa di Carta”, all’inizio della storia , appare come un giovane forte, leale verso il suo re, sovrano di Lèon, e per il suo re e suo figlio Sancho II,  mette a rischio la sua vita più di una volta.  

La serie dovrebbe essere incentrata solo su di lui, ma poi gli intrighi di corte e le storie di chi vuole raggiungere il potere a tutti i costi, prendono il sopravvento.

Il terzo episodio è quello meno interessante, sembra far  calare di tono la serie tv, ma di contro vengono presentati nuovi personaggi storici .

Il quarto episodio invece racchiude in sé, il cambiamento e  l’evoluzione dei personaggi.

Violenza, soprattutto sul campo di battaglia, dolore e sesso, sono mostrati senza veli e adatte ad un pubblico adulto e con lo stomaco forte.

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Ruy che ha anche il dono di parlare con gli uccelli e che, nonostante in seguito alla sua prima battaglia al fianco di Sancho, viene inneggiato come il Campeador, appare alla fine  come un ragazzo che deve ancora crescere e imparare tanto.

Un’altra cosa che fa da padrone nella serie è la religione : in una scena  i musulmani e i cristiani si fronteggiano a chi urla più forte il nome del loro Dio.  Il potere di Roma che influenza le scelte di un popolo e di un sovrano; il Cristianesimo  che protegge uomini e donne senza scrupoli  che anelano a salire di rango, invece che proteggere i più deboli  e gli onesti. Anche se alla fine della stagione sembra che la boa giri dal lato giusto.

Il desiderio di essere qualcosa in più, rispetto alla propria posizione nella scala gerarchica, anima tutta la serie, mettendo un po’ in secondo piano la figura storica di Rodrigo Díaz de Bivar che le stelle hanno indicato, non ai cristiani ma agli arabi, come El Cid Campeador, dall’arabo “Il mio Signore” e “Campione” dallo spagnolo.

Mi chiedo se questa serie si basa sulla leggenda di El Cid oppure sulla figura storica de Rodrigo Diaz De Bivar. La leggenda vuole che sia stato un uomo onesto e valoroso, proprio come viene presentato nella prima stagione della serie, mentre i fatti storici dicono il contrario.

Per concludere consiglio questa serie a chi ama il genere storico drammatico. Sicuramente il primo episodio mi aveva dato alte aspettative che poi sono andate un po’ scemando. So che è in previsione la seconda stagione che sicuramente guarderò, perché come dicevo amo  “ i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, ..”(L. Ariosto) queste ultime finte come in tutte le corti che si rispettano.

Avete visto questa serie tv? Se sì, cosa ne pensate?

A presto,

Le immagini e e informazioni sono prese da internet.

10-01-2021 Recensione serie tv ” Alex Rider” prima stagione

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Genere Azione , Avventura , Ragazzi , Thriller
Creatori e soggettisti Guy Burt
Stagioni 1
Episodi 8
Distribuita dalla piattaforma streaming Amazon Prime Video

Ciao amici e amanti della serie tv,

oggi vi parlo di Alex Rider, una serie tv thriller e di spionaggio britannica basato sull’omonima serie di romanzi di Anthony Horowitz.  A dire la verità ero molto curiosa di leggere i romanzi, ma poi ho iniziato a guardare la serie ed eccomi qui a parlarvene. 

Se non siete amanti del genere spy story, passate avanti e leggete altro. Se invece siete curiosi e appassionati del genere allora questo articolo fa per voi.

Alex Rider, faccia da bravo ragazzo, interpretato da Otto Farrant, è un giovane liceale inglese la cui la vita non è stata molto generosa.  Quando era piccolo ha perso i suoi genitori in un incidente stradale e vive con lo zio. È intelligentissimo e molto tenace, oltre ad essere forte e coraggioso. Sembra quasi un supereroe o ancora meglio lo definirei un giovane James Bond.

“ Chimatemi Alex, Alex Rider…” 😉

Sfortunatamente le sfortune del giovane Alex non finiscono qui e lo zio, a cui Alex è particolarmente legato, muore.

Ad Alex viene detto che è stato coinvolto in un incidente, ma qualcosa non lo convince,  e insieme al suo amico Tom Harris, scopre che in realtà è stato ucciso e che lo zio non è un banchiere, come credevano tutti, ma una spia.

A questo punto il giovane cercherà di scoprire le cause della morte dello zio e verrà reclutato da una misteriosa divisione dell’MI6 conosciuta con il nome The Department .

Gli episodi sono adrenalici e la storia coinvolge  al punto giusto lo spettatore. Solo al  quinto episodio si inizia a capire cos’è e cosa si nasconde a Point Blanc,  che dà il titolo a questa stagione e che è anche il luogo misterioso su cui lo zio stava indagando prima di morire.

Personalmente la serie mi è piaciuta. L’attore Otto Farrant che interpreta Alex è molto bravo, così come i ragazzi che lo accompagnano in questa avventura. Invece non ho amato molto l’interpretazione di alcuni personaggi della divisione del M16 e soprattutto come Alex, nonostante la giovane età, riesca a superarli in astuzia e capacità di resistenza.  E’ una squadra di spionaggio che fa un po’ acqua da diversi parti. È vero che una spy story indirizzata ad un pubblico giovane e che i ragazzi sono i veri protagonisti della serie, ma gli adulti fanno una figuraccia bella e buona.

Inoltre il finale rimane un po’ sospeso. Spero che sia stato fatto perché si lasciano le spiegazioni ad un seconda stagione già in programma.

Di seguito il trailer della serie tv.

Come già detto prima, “Alex Rider” si basa sull’omonima serie letteraria del britannico Anthony Horowitz incentrata sulla giovane spia Alex Rider, protagonista di 13 romanzi.

Il personaggio di Alex Rider era stato già portato sul grande schermo, interpretato in quell’occasione da Alex Pettyfer, con il film del 2006 Stormbreaker.

Se siete cuiriosi di leggere la storia di Alex Rider, alcuni volumi della serie sono stati pubblicati dalla casa editrice Fanucci.

Buona visione,

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