Recensione Annientamento di Jeff Vandermeer

15/ 06/2018 Recensione

Annientamento di Jeff Vandermeer

Trama:

Per trent’anni l’Area X – un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall’origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo – è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l’agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all’opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall’Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l’una dell’altra, nemmeno il nome – sono indicate con la funzione che svolgono: l’antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa – accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell’Area X erano stati appena sfiorati.

Editore Einaudi

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Costo ebook 7,99 euro

Costo copertina flessibile 16,00 euro

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La mia recensione

Ho iniziato a leggere  “Annientamento”, grazie ad un gruppo di lettura organizzato dal blog Reading is believing di Denise Aronica. All’inizio non conoscevo il romanzo, ne l’autore, ma leggendo la trama ne sono rimasta incuriosita, perciò ho deciso di partecipare. E’ stata una bella esperienza confrontarsi con gli altri, dire la propria, porsi delle domande, perché questo romanzo è un libro pieno di interrogativi  e di enigmi.

L’Area X stessa, dove si svolge la storia e che da il nome alla trilogia, è piena di mistero.  In questo luogo viene inviata una spedizione, la dodicesima per l’esattezza,  di cui fanno parte 4 donne  di cui non si conosce il loro vero nome , ma solo il loro ruolo: la psicologa, la biologa, l’antropologa e la topografa.  Impersonale sicuramente, ma ciò crea oltre al mistero, anche un distacco da parte delle protagoniste verso la spedizione in sé e le altre compagne di viaggio.

La biologa è la protagonista della storia, racconta ciò che vede, ma anche, attraverso del flashback, ciò che l’ha condotta in questo luogo.

“Ci chiedevano soltanto di prendere appunti, come questi, su un diario, come questo: leggero ma praticamente indistruttibile, di carta impenetrabile, copertina flessibile bianca e nera, righe blu orizzontali per scrivere e riga rossa a sinistra a segnare il margine. I diari avrebbero fatto ritorno con noi o sarebbero stati recuperati dalla spedizione seguente…”

Il suo rapporto con le altre, le scoperte, il suo legame  con la natura, il modo con cui osserva gli organismi viventi mi hanno affascinato tantissimo. Il suo personaggio è ben costruito e il modo in cui il suo atteggiamento si sviluppa man mano che accadono gli avvenimenti rende il suo ruolo adatto a questa storia.

La torre, il faro, il confine, l’isola, i delfini, la scomparsa del marito della biologa che ha partecipato alla precedente missione, l’undicesima,  mi hanno fatto apprezzare tantissimo questo romanzo di fantascienza.  Sotto alcuni aspetti mi ha ricordato molto la serie tv Lost creata da J. J. Abrams.  Ancora di più ho apprezzato l’aspetto psicologico della protagonista che, attraverso il suo rapporto quasi morboso e ossessivo verso la natura, porta il lettore ad isolarsi e a calarsi nel suo ruolo. Guardare attraverso i suoi occhi, osservare e toccare ciò che la circonda: un luogo incontaminato e lontano da tutto quello che ha precedentemente visto e conosciuto.   Forse la possibilità di salvarsi è racchiusa in un suo ricordo, in un luogo del suo passato  o soltanto nel suo legame assoluto verso la natura.  La salvezza  da cosa poi? Se l’Area X la rende diversa e speciale. La conclusione lascia aperte tutte le porte, soprattutto su che cosa è questo luogo:  un esperimento finito male, la rivolta della natura sull’uomo  o qualcosa che ha a che fare con un’altra dimensione.  Alla biologa lascia una consapevolezza e una visione che solo esplorando la sua mente potremo alla fine capire fino in fondo.

Consiglio “Annientamento”  non solo agli amanti della fantascienza, perché è  un romanzo che parla anche del  viaggio della protagonista alla ricerca di se stessa, di ciò che ha perduto e che nella sua vita quotidiana non ha mai trovato, anche se solo per brevi momenti.

Ho già iniziato a leggere “Autorità”, il secondo volume dell’Area X, perché alla fine il primo romanzo non ha svelato quasi niente, lasciando le porte aperte a diverse possibilità. Quindi se cercate delle risposte leggendo “Annientamento”, non aspettatevi chiarezza, ma solo altro mistero.

Vi lascio l’incipit che mi ha spinto, insieme alla trama, a leggere questo fantastico romanzo. Spero che invogli anche voi, perché ne vale la pena.

“La torre, che in teoria non doveva esserci, affonda nel terreno in un punto appena prima che la foresta di pini neri faccia strada alla palude e poi ai canneti e agli alberi contorti delle pianure salmastre. Dietro le pianure salmastre e i canali naturali c’è l’oceano e, un po’ più in là sulla costa, un faro abbandonato. Tutta questa zona del paese è disabitata da decenni, per motivi non facili da raccontare…..”

Il mio voto, anche se non ho avuto le risposte che cercavo, ma perché letto tutt’un fiato e perché la biologa, protagonista di questa storia, mi ha affascinato dall’inizio alla fine, è di

 

 

 

5 pinguini lettori.

Dal romanzo è stato tratto il film omonimo Annientamento, regia di Alex Garland, con Natalie Portman, Jennifer Jason Leigh, Tessa Thompson, Gina Rodriguez.

Titolo originale: Annihilation.

Non l’ho ancora visto, ma come sempre spero di farlo presto.

Per oggi è tutto, se avete letto o pensate di leggere il libro o se avete visto il film, lasciate pure un commento. E’ un modo per confrontarsi e alimentare questo blog.

“Creatori di mondi”  vive delle vostre opinioni, oltre che dei miei post.

A presto,

dalla vostra blogger Lucia.

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4 pensieri su “Recensione Annientamento di Jeff Vandermeer

  1. Luce Di Stella

    Bellissima recensione. Sembra un libro davvero affascinante, peccato non sia autoconclusivo… da un po’ di tempo a questa parte cerco di evitare trilogie e saghe varie, preferisco libri singoli. Però al film faccio volentieri un pensierino!

  2. Lucia Autore articolo

    Si, interessante, ma lascia un po’ in tredici su certi aspetti. Per il resto mi è piaciuto molto, soprattutto lo stile e l’aspetto psicologico della protagonista. Fai bene a non stare dietro alle trilogie: sembrano libri infiniti. Appena vedi il film fammi sapere, anche se le critiche erano un po’ negative. Un abbraccio e a presto! (:

  3. denydream

    Son contenta che, nonostante tutto, tu abbia deciso di dare al libro cinque pinguini 😀 a questo punto attendo il tuo parere su Autorità!

  4. Lucia Autore articolo

    Ciao Denise,lo stile dell’autore merita, nonostante il finale senza certezze. Autorità credo che avrà qualcosa in meno, ma prima devo finire di leggerlo. Non mi piace giudicare un libro prima di arrivare alla fine. Grazie di essere passata, mi fa sempre piacere.

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