Ciao amici,
finite le vacanze, che sembrano sempre durare poco, rieccomi con una nuova recensione: un romanzo steampunk letto a luglio e divorato in pochi giorni. Speravo di leggere molto di più durante l’estate, ma ahimè non sono riuscita. Ho però rivisto le mie sorelle, dopo un anno, sono stata un po’ con amici che non vedevo da un po’ e ho conosciuto nuova e bella gente. Non vi nego che mi sarebbe piaciuto uscire un po’ dalla Sicilia, ma anche quest’anno sono rimasta qui. Amo viaggiare e ne sento il bisogno…Mi auguro di poterlo fare presto.
Spero anche che vi siate riposati e ricaricato le batterie, soprattutto per chi, come me, ha un lungo anno da affrontare tra incertezze varie.
Detto questo, vi lascio alla mia recensione e come sempre aspetto i vostri commenti. Vi ricordo che ho un profilo instagram e una pagina facebook dove pubblico anche brevi post. Se vi va di seguirmi…😊
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La mia recensione
“Collezione Privata” di Evelin Durand.
SINOSSI
Julian West Johanson è un medico dall’ego spropositato e uno scienziato eccezionale: nel giardino della sua enorme tenuta ama collezionare creature particolari. Non animali normali, ma esseri prima congelati in celle dalla tecnologia all’avanguardia, nei tempi difficili in cui l’imperatrice Cristine De Mustang non permette agli abitanti di muoversi nei cieli e in modi rapidi via terra. Amante delle aste clandestine, Julian rimane stupito alla vista di una cella criogenica di insolita fattura, che appartiene a un periodo passato, e ancora di più dal suo contenuto: una donna, dall’identità ignota. Sconvolto dalla dubbia moralità della vendita, il suo migliore amico Romery non perde tempo e inizia a fare offerte per un “oggetto” tanto raro, aggiudicandosi la ragazza addormentata con i soldi della famiglia Johanson. A questo punto non gli rimane altra scelta che portare la sconosciuta con loro.
“Collezione privata” di Evelin Durand è un romanzo di genere Steampunk. Per chi non conoscesse il genere, lo Steampunk (“steam” significa vapore, fonte energetica tipica della Rivoluzione industriale) gioca con anacronismi e tecnologie, immaginando “come sarebbe il passato se il futuro fosse accaduto prima”. La Londra Vittoriana è l’ambientazione favorita dagli autori Steampunk, che popolano la città di automobili a vapore e computer con tastiere in ottone e cuoio.
Chi mi conosce sa quanto ami la fantascienza e come sia attirata da tutto ciò che ne è inerente. Quando qualche anno fa è uscito questo romanzo, ne sono rimasta subito affascinata. Ciò che mi ha colpito di più sono stati: la copertina, magnifica, sicuramente il genere, lo steampunk, e infine la trama. Sotto consiglio di una mia amica blogger, che ha già letto il seguito e che ne è rimasta incantata, ho deciso finalmente di leggerlo.
La scrittura di Evelin Durand è scorrevole e precisa. Anche i personaggi principali sono perfettamente caratterizzati. L’ho letto con piacere e curiosità. In certi momenti non riuscivo a staccarmene.
Non avevo mai sentito niente del genere: sotto quel telo si nascondeva sicuramente un oggetto senza prezzo. Il velluto scivolò via senza far rumore, rivelando il colore insolito delle cromature e il rudimentale serbatoio delle proteine. Ogni dettaglio, dai dadi della cornice alla chiusura stagna, dichiarava a gran voce l’appartenenza alla sua era, eppure il tutto dava un senso di solidità e avanguardia.
La cosa mi fece scorrere un brivido reverenziale lungo la schiena. Romery al contrario sobbalzò, lasciando a metà un’esclamazione che sapeva di sdegno.
Emergendo dalla mia osservazione serrata, avvertii l’onda di meraviglia proveniente dal piccolo pubblico, cercando con lo sguardo cosa avesse suscitato un simile interesse.
Dentro quell’armonioso capolavoro c’era una donna.
Come già ho scritto il romanzo mi è piaciuto tanto, ma mi aspettavo qualcosa di diverso. “Collezione privata” è a mio parere un romanzo soprattutto rosa con un’ambientazione steampunk.
Sarebbe stato anche interessante avere qualche informazione in più su alcune tecnologie descritte nel romanzo, come l’ibernazione che è alla base dello sviluppo di tutta la storia. Sembra quasi una tecnologia semplice che, anche se sperimentale, riesce ad avere risultati sorprendenti nonostante chi l’ha realizzata faccia tutt’altro come mestiere nella vita. Colui che, nel romanzo, ha messo in pratica l’ibernazione riesce a far funzionare una tecnologia che ai giorni d’oggi è ancora in fase embrionale. Anche gli effetti conseguenti all’ibernazione sembrano inesistenti o minimi. Ma dato che è già stato pubblicato il seguito di “Collezione Privata”, forse qualche informazione in più verrà data ai lettori curiosi come me.
Per il resto la storia è costruita attorno a Julian, un dottore egocentrico e cinico, a volte anche antipatico, e a Stila, dolce, altruista, sicura di sé e con un passato misterioso. In poche parole l’uno l’opposto dell’altro e bellissimi, come in tutte le storie d’amore che si rispettano. I due protagonisti sono attratti l’uno dell’altro da subito e si destreggiano tra un tira e molla che all’inizio mi andava a bene, ma poi mi ha un po’ stancato.
Nel romanzo troviamo oltre che una accurata ambientazione steampunk, anche un po’ di esoterismo e mistero. Il mistero che avvolge la figura di Stila, donna dai mille talenti.
Mi ha suscitato curiosità anche la situazione politica che vivono i protagonisti e che spero venga sviluppata meglio nel successivo capitolo.
Per concludere posso dire che “Collezione privata” è stata una lettura piacevole e rilassante che mi ha fatto staccare la spina dal mondo reale.
Lo consiglio soprattutto alle donne che amano le storie d’amore passionali con ambientazioni originali e con un tocco di mistero.
Il mio voto è:
4 pinguini lettori.
Aspetto i vostri commenti come sempre.
A presto,