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28/01/2024 Recensione – Il divoratore d’ombra. Saga della corona delle rose Vol.1 di Gianluca Villano

Editore ‏ : ‎ Youcanprint Self-Publishing
Data di pubblicazione: 23 marzo 2016
Costo – copertina flessibile: 15 euro
Costo ebook: 2,99 euro
Copertina flessibile ‏ : ‎ 272 pagine 
Link d’acquisto: qui

Arbor potrebbe essere come il tuo Mondo… Muelnor potrebbe essere come la tua città… e quando la vita dei suoi abitanti è minacciata dall’iniquità, quando ogni valore, ogni giustizia, ogni libertà, diviene menzogna, arriva il tempo della venuta del Profeta. Ma se non trovasse il coraggio, se non dovesse accettare il suo destino, o il suo animo divenisse cieco e sordo alla falsità, allora un’ombra e una cupa disperazione potrebbero segnare il principio della schiavitù eterna.


La mia opinione

Oggi parliamo del primo volume della “Saga della Corona delle Rose – Il divoratore d’ombra” di Gianluca Villano.

Il libro mi è stato regalato dall’autore e ho avuto così finalmente il piacere di leggere il mondo da lui creato. Di Gianluca Villano, come ho già detto in altri miei post, mi ha colpito la passione per la scrittura e per il fantasy. Da anni è un master di “Dungeons & Dragons “ e questo fa di lui un esperto dei mondi fantastici.

“Il divoratore d’ombra” è appunto il primo capitolo e racconta la storia di due amici: Logren e Crios, inseparabili fin dalla nascita. Vivono in una Terra dove domina una sorta di setta e dove la libertà, che viene proclamata, è solo finzione.

Il popolo aspetta un profeta è le varie fazioni sperano un giorno di averlo a loro fianco. Crios viene individuato come profeta e viene scelto per diventare un Divoratore d’Ombra, una creatura mostruosa dalla forza sovraumana. Lui non vorrebbe questo e neanche il suo amico Logren.

Non aggiungo altro della trama, anche perché è piuttosto complessa. Inizialmente ho fatto una gran fatica ad immergermi nella storia: tanti personaggi, tanti nomi di etnie e culture, ma soprattutto la scrittura articolata ed evocativa, che richiama un po’ i vecchi fantasy, a cui molti lettori non sono più abituati. Mi è piaciuto però il prologo, con l’introduzione del vento, un’entità fatta di aria ma anche di sensazioni. Così come le ombre che accompagnano Logren nella sua avventura e che durante il corso della storia si mostrano nella loro interezza.

“Il vento turbinò su sé stesso e con un guizzo si allontanò dal carro, un istante prima di essere investito da una forza devastante. Il carro ondeggiò, colpito da un’onda invisibile, e le piante che lo intrappolavano, dapprima si contorsero, poi le cortecce si sollevarono, si accartocciarono e si polverizzarono.”

La storia ha iniziato a prendermi solo dopo le prime centinaia di pagine.

Logren è un ragazzo gentile, onesto, ma anche Crios lo è, solo che il mondo in cui sono cresciuti non permette loro di essere stessi. Non hanno mai modo di chiarirsi e questo porta ad un doloroso epilogo . Alleggia una speranza che poi via via si scema.

Il romanzo ha delle potenzialità e il finale apre le porte ha diversi sviluppi.

L’ambientazione è molto curata, anche nei dettagli, così come la descrizione delle battaglie. La scrittura è fluente, ma si poteva fare di meglio, perché ho avuto la sensazione che ci fossero dei buchi nella trama e, mi dispiace dirlo, anche diversi refusi. Inoltre il più delle volte i personaggi non mi hanno trasmesso le emozioni che speravo di trovare. Parlo delle emozioni che portano chi legge a soffrire, a gioiare, a sentirsi un tutt’uno con il protagonista. Sono mancati anche i colpi di scena che rendono più adrenalinica la storia in sé.

Essendo il primo di cinque libri, si avrà modo con i libri successivi di approfondire i personaggi che hanno avuto poco spazio in questa primo capitolo e conoscere così meglio la Terra di Arbor.

Lo consiglio agli appassionati del genere che sicuramente troveranno degli spunti per costruire le loro storie a tema fantasy e immergersi in un mondo dove il bene e il male combattono una dura e lunga battaglia.

Il mio voto è:

3,5 pinguini lettori.

Appassionato al mondo del fantastico sin da bambino, ai giochi di ruolo e ai manga giapponesi, Gianluca Villano si è presto dedicato alla creazione della terra di Arbor, scenario della sua fervida fantasia.
Per la rivista specialistica “Kaos” ha realizzato descrizioni di mostri per giochi di ruolo fantasy. Nel 2002 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “La Rosa dei Nirb” e ha contribuito alla nascita di un’associazione ludico-culturale, con la quale ha cooperato per la realizzazione di varie edizioni dell’evento fantasy-medievale “I Reami di Arbor”.
Con la Saga della Corona delle Rose si è consacrato con originalità come creatore di mondi straordinari.
Ha la capacità di tratteggiare i suoi personaggi rendendoli estremamente umani, determinando un’immediata empatia con il lettore; riesce a intrecciare storie che hanno un ritmo elevato e coinvolgente, lavorando sull’alternanza tra un vissuto personale, intimo ed una narrazione avvincente di eventi epici.

Vi aspetto, come sempre, nei commenti e vi invito a fare un salto nei miei canali social per altre notizie.

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A presto,

la vostra blogger Lucia.

19/09/2019 Recensione “SINOLA” di Paolo Ceccarini

Ciao amici,

si ricomincia con le recensioni. Oggi vi parlo di un libro letto quest’ estate, anche se era nella mia libreria da un bel po’. Avevo voglia di fantascienza e di qualcosa di diverso e “Sinola” di Paolo Ceccarini è riuscito a raggiungere questo scopo.


Prezzo ebook 4,36euro
Prezzo copertina flessibile 14,99 euro
Editore: Prospero Editore
Pubblicato 13 ottobre 2017
Pag 218
Link d’acquisto qui

TRAMA

Per contrastare lo strapotere di Seacross, nazione governata da una dinastia di despoti senza scrupoli, un gruppo di antieroi, guidato da Sid e Dan, due giovani mutanti, cerca di salvare il pianeta con una rivolta non violenta. Il viaggio avventuroso della stravagante truppa conduce il lettore attraverso un mondo popolato da umani e umanoidi, in cui convivono società ipermoderne, la cui bramosia ha generato infelicità e distruzione, e culture lontane dal progresso, che hanno scelto la via della spiritualità. Un romanzo d’amore e amicizia, per interrogarci sulla nostra natura più autentica, sul ruolo della politica e della tecnologia.


 “Sinola” di Paolo Ceccarini è un romanzo tra fantascienza e fantasy, una sorta di Star Wars ambientato in un unico mondo dove coesistono tante razze, alcune esistenti, altre create dalla devastazione delle armi speciali: armi di distruzioni di massa capaci di devastare intere nazioni lasciando dietro di sé una scia di dolore, angoscia e desolazione. Le tematiche trattate sono tante e il modo in cui vengono affrontate è originale, preciso e toccante: l’uomo che spinto dal proprio egoismo, causa guerre per il desiderio di potere e distrugge il suo ambiente naturale rendendo alcuni luoghi inospitali; i legami d’amore e d’amicizia che possono nascere e durare per sempre; la spiritualità che aiuta a sopravvivere e affrontare le proprie paure; la scienza e la tecnologia che se utilizzate nel modo sbagliato possono distruggere un intero pianeta invece che renderlo migliore.

 “Il regresso è dovuto alla Grande Rivoluzione del 2500. La popolazione planetaria si sollevò per rinunciare alla crescita tecnologica che stava sostituendo l’uomo in diversi settori, aumentava i dislivelli sociali, annientava la natura e la vita.” 

Il romanzo inizia proprio con l’uso delle armi speciali che distruggono il pianeta uccidendo gente innocente e trasformando alcuni umani in esseri mostruosi o in mutanti. Due dei protagonisti di “Sinola” sono Sid e Dan, due fratelli mutanti molto diversi tra loro, ma uniti da un profondo amore fraterno. I due, ancora bambini, vengono abbandonati dalla madre, anche lei mutante. Mentre vagano sperduti per la città di Tydus, incontrano un grande scienziato, Sarus, che li crescerà e amerà come figli. Un giorno i due fratelli spinti dallo stesso scienziato e da un ex leader e, mossi tutti da una grande speranza, intraprendono una missione che servirà a liberare il pianeta dall’egemonia di Seacross. A loro si uniscono altri esseri speciali: il maestro spirituale Ahlo nano, il gigante buono Scott e la bella e coraggiosa Kòya.  Insieme  guideranno la rivolta contro il nemico. 

La forza e il coraggio di ciascuno cresceranno durante la difficile missione, guidati dalla spiritualità del maestro Alho nano, che ricorda molto Il maestro Yoda di Star Wars, ma con qualcosa in più, legge nell’animo di chi gli sta accanto, aiutandolo a guarire sia nello spirito che nel fisico.

“Un alho nano non è solo un guaritore, ma soprattutto una guida religiosa. Il mio scopo è quello di educare il prossimo alla presenza nella realtà con la meditazione, testimoniare la natura mutevole dei fenomeni e la gioia di vivere causata proprio da questa illusorietà, perché qualsiasi momento è irripetibile e prezioso. La vita di per sé è un miracolo.”

Una storia raccontata con una scrittura fluente, per niente banale, che non stanca e in certi momenti incanta.

“Esaminatevi per un attimo: ascoltate gli altri? Vi mettete nei loro panni? Se faceste esercizi di empatia dubito che li considerereste distanti da voi. Capireste che gli altri hanno un nome, una provenienza e un gusto diversi, ma anelano alla stessa felicità. Non piangono come fareste voi per la scomparsa di una persona cara? Non aspirano all’amore, alla salute e alla prosperità? Non costringete l’anima nel vostro misero corpo. La vostra anima può estendersi all’intero universo.”

I protagonisti sono ben caratterizzati; ognuno con una sua personalità e una sua evoluzione.

L’unica pecca è il gran numero di nomi di luoghi che ho fatto fatica a memorizzare e collegare rispetto agli spostamenti dei protagonisti.  Alla fine Sinola lascia un senso di malinconia, ma con un luce di speranza verso il futuro.

Lo consiglio a chi ama la fantascienza.

Il mio voto è

4 pinguini lettori. 


Aspetto, come sempre, i vostri commenti.

A presto,

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