21/03/2018 Segnalazioni e consigli di lettura
“SENZA FAR RUMORE” di Riccardo Castiglioni
SINOSSI
Vissuta in sordina, senza correre rischi.
Fin quando conosce online una giovane studentessa universitaria, Claudia, appassionata di libri come lui.
Un banale equivoco interrompe la loro amicizia.
Ma quando dal passato di Antonio riemerge un’ombra maligna pronta a ghermire proprio Claudia, Antonio sarà costretto a prendere una decisione ed agire per la prima volta nella sua vita.
Alcune curiosità sull’autore e sul romanzo
Riccardo Castiglioni è nato nel 1971 a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Diplomato al Liceo Classico “Crespi” nel 1990, in una torrida estate Mundial puntellata di partite di calcio, e poi laureato senza fretta in Economia e Commercio. Attualmente sono direttore finanziario di una società facente capo a un’importante multinazionale del settore ottico.
Come è nata la passione per la scrittura?
Ho coltivato passione per la scrittura in pratica da sempre: ho tenuto diari e scritto racconti che per pudore non ho fatto mai leggere a nessuno, lavorato come giornalista per una testata locale, appuntato idee un po’ ovunque e negli orari più improbabili. Fino a quando, dopo anni di gestazione, è arrivato Senza Far Rumore, che è il mio romanzo d’esordio.
Come mai hai scritto una storia che ha per protagonista un insegnante in pensione?
Ho sempre amato i noir atipici, le indagini private dove a fare le veci del classico investigatore o commissario si ritrova, spesso suo malgrado, una persona che nulla ha a che vedere con la vicenda in cui è coinvolta. Lo spunto iniziale in questo caso è stata la scomparsa del mio professore di italiano del liceo. Un uomo mite, un po’ svanito e quasi timoroso dei ragazzi a cui insegnava e che per questo noi studenti sottovalutavamo. Ma anche una persona che, ritrovata in età adulta, avevo apprezzato per l’umanità e la cultura. Antonio, il protagonista, è nato da un breve racconto autoconclusivo che voleva essere un omaggio a questo signore e che piano piano si è preso una vita propria. Mi sono fatto guidare da questo timido personaggio, seguendolo da lontano, osservando i suoi rituali, scoprendo l’origine dei suoi demoni interiori e del bisogno di riscatto che lo porterà ad accantonare la sua usuale indolenza per divenire, per una volta, un uomo d’azione.
Il tuo professore di italiano ha mai saputo di essere stato d’ispirazione al tuo romanzo e al tuo racconto autonclusivo?
Se esiste un Aldilà lo sa sicuramente è scomparso una decina di anni fa, e proprio in occasione della sua scomparsa ho scritto le prime pagine di quello che è diventato il mio romanzo…
Il tuo prof. dovunque si trovi, ne sarà felice.
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Mi ispira molto. Brava 🙂
Grazie. Sei sempre gentile Marika.