07/09/2023 Recensione “Qui, solo Qui” di  Christelle Dabos”

Editore ‏ : ‎ E/O (14 giugno 2023)
Costo: ‎ 16,00 euro
Genere: Dark fantasy
Link d’acquisto: qui
Copertina flessibile ‏ : ‎ 234 pagine

Sinossi

È il primo giorno di scuola, il primo di un nuovo inizio. Iris si guarda attorno, orfana della sorella più grande che adesso la ignora e non la vuole più tenere per mano. Osserva e vede le minacce nascoste dentro le mura dell’edificio scolastico, le vere regole che reggono il “gioco” dentro l’istituzione, tra i ragazzi. E decide che terrà duro qualsiasi cosa accada. Ma cosa avviene in realtà dentro la scuola? Impronte di scarpe sui soffitti come se qualcuno camminasse a testa in giù, banchi che si spostano da soli, il Club Ultrasegreto che raccoglie alcuni allievi alla ricerca di una sostanza misteriosa che provoca le stranezze della scuola e poi…

La mia opinione

“Qui, solo qui”, è un titolo strano per un romanzo altrettanto strano. L’autrice è Christelle Dabos che con la saga fantasy “L’Attraversaspecchi” ha scalato le classifiche mondiali. Io stessa ne sono rimasta affascinata. Trovate la recensione completa qui.

“Qui, solo qui” è un romanzo dalle tinte oscure che racconta in chiave fantasy e non solo, il periodo dell’adolescenza, in particolare il periodo della scuola media.

Premetto che in Francia la scuola media, a differenza che in Italia, consta di 4 anni. L’ultimo anno corrisponde al primo anno di scuole superiori da noi. Un periodo piuttosto lungo per i giovani francesi.

Entrando nel personale il periodo della scuola media, per la sottoscritta, è stato terribile: troppi cambiamenti fisici e mentali; incontri graditi e non graditi; un luogo da dove è meglio uscire subito. Quando finalmente ho messo piede al liceo, ho iniziato a respirare.

In questo romanzo si racconta appunto del disagio dei ragazzi, dal momento che mettono piede a scuola al momento in cui varcano l’uscita senza farne più ritorno. Qui, è una scuola media, dove accadono cose strane, dove l’orologio è rotto e indica sempre la stessa ora: 14:28. Un ora in cui accadono cose fuori dal normale. Ma “Qui”, come spesso viene ribadito, può essere in un altro luogo, un’altra scuola, dove le cose accadono allo stesso modo, ma con studenti e insegnanti diversi.

I punti di vista sono differenti e sono quelli di quattro ragazzi, ognuno con un disagio differente. C’è però anche il punto di vista di una giovane professoressa, al suo primo incarico, che ha frequentato la stessa scuola. Lei stessa ha paura e si sente risucchiata in un vortice di emozioni che aveva rimosso da tempo.

Avendo letto ” L’Attraversaspecchi” mi aspettavo un romanzo diverso, invece, sono stata travolta da paura e angoscia. Le stesse emozioni dei protagonisti, che cercano di sopravvivere alle angherie, ai soprusi, ad atteggiamenti non solo da parte di compagni, ma anche dagli stessi professori. Questi ultimi sembrano indifferenti a ciò che accade attorno; indifferenza verso atteggiamenti di bullismo e odio verso i più deboli.

Sembra che a “Qui” i ragazzi e gli insegnanti siano soggetti a qualche sorta di incantesimo spaventoso e che dalle tubature delle fogne possa venir fuori ad un certo punto una creatura mostruosa, ma in realtà la creatura mostruosa è già venuta fuori: sono gli stessi ragazzi che si nutrono delle paure degli altri e delle loro stesse paure.

“Qui, solo qui” l’ho letto velocemente perché è un libro che si fa leggere, ma non credo sia adatto a tutti. Il linguaggio è scurrile e pesante, messo nella bocca di bambini alle prese con un mondo nuovo che fa paura. C’è solitudine, amicizia, dolore e invisibilità.

Giovani ragazzi invisibili anche alle proprie famiglie; Bruchi che diventano farfalle; Giganti con la faccia da poppanti.

Per concludere “Qui, solo qui”, è un libro che può piacere e non piacere. Bisogna capirlo e guardare oltre le metafore. Inoltre ci sono delle parti che mi hanno lasciato un po’ confusa, ma credo che la confusione sia stata anche voluta.

Penso anche che l’autrice abbia scritto questo romanzo a più riprese e che scriverlo per lei sia stata una sorta di liberazione.

Il mio voto è

4 pinguini lettori.

Se vi va, lasciate un commento; alimentate così questo piccolo blog.

A presto,

la vostra blogger Lucia.

2 pensieri su “07/09/2023 Recensione “Qui, solo Qui” di  Christelle Dabos”

  1. Lucia Autore articolo

    Come ho scritto, potrebbe piacere, ma bisogna guardarlo con un certa prospettiva. Alla fine a me è piaciuto. Beh, mi aspettavo altro, avendo già letto L’Attraversaspecchi, quindi ci sono rimasta un po’ male, ma ho apprezzato ancora di più l’autrice che ha un modo di scrivere tutto suo. Grazie di essere passata dal blog.😊

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