Archivi autore: Lucia

01/08/2024 Recensione “L’ultima libreria di Londra” di Madeline Martin 

Durata: 9 ore e 24 minuti
Autore: Madeline Martin
Narratore: Federica Simonelli
Data di pubblicazione su Audible.it: 14 maggio 2024
Editore HarperCollins Italia S.p.A

Trama

Agosto 1939. Grace Bennett ha sempre sognato di trasferirsi a Londra. E ora le mille luci della città, i negozi eleganti, la frenetica vita mondana, che nella piccola cittadina del Norfolk poteva solo immaginare, stanno per diventare realtà. Quando il treno ferma a Farringdon Station, Grace si rende conto che il momento non è davvero dei migliori: gli abitanti stanno costruendo bunker e le porte sono sbarrate. La Germania di Hitler è alle porte e sicuramente la prima città presa di mira dai nazisti sarà Londra. Lei però non si arrende e comincia subito a cercare lavoro, anche se l’impresa non sembra facile e l’unica posizione da commessa disponibile è in una piccola libreria accoccolata in una stradina nascosta di Primrose Hill. La ragazza non sa molto di letteratura, e Mr. Evans, il libraio, non è esattamente accogliente nei suoi confronti, ma giorno dopo giorno, libro dopo libro, Grace rimane affascinata dalla magia delle pagine che la circondano…

La mia opinione

Ultimo articolo prima che il blog vada in pausa estiva. Oggi parliamo del romanzo “L’ultima libreria di Londra” di Madeline Martin. Premetto subito che non l’ho letto, ma l’ho ascoltato.

Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e ispirato a una storia vera, il libro racconta le vicende della giovane Grace Bennett, trasferitasi a Londra da un villaggio della campagna inglese in compagnia dell’inseparabile amica Viv. Entrambe all’arrivo sono piene di aspettative, ma l’arrivo della guerra cambierà per sempre le loro vite.

La voce che racconta la storia di Grace è della bravissima Federica Simonelli. Da subito si viene immersi nella storia di Grace che, insieme a Viv, arriva a Londra per cercare lavoro come commessa. Grace non ha una lettera di raccomandazione, ma grazie alla signora Weatherford, una cara amica della defunta madre di Grace, che le ospita anche nella sua casa, trova un lavoro in una libreria: la Primrose Hill. Qui conosce il proprietario, Sig. Evans, un uomo chiuso e taciturno. La libreria è in disordine e i libri sono impilati a caso e polverosi, ma Grace riuscirà con impegno a fare ordine e renderla speciale. Grazie a questo suo nuovo lavoro incontrerà l’amore e conoscerà la passione per i libri. Grace non ha mai avuto, infatti, il tempo di leggere prima di allora, ma in questo luogo scoprirà che i libri possono salvare.

La guerra arriva silenziosa, tanto da sembrare distante, ma invece arriverà e toccherà il cuore di Londra, rendendola una città spaventosa: sirene, rifugi, bombe, morti e distruzione. Qualcosa che sconvolge i londinesi, ma che non li farà mai arrendere, neanche nei momenti più difficili, quando tutto sembrerà perduto.

“L’ultima libreria di Londra” è un romanzo che non racconta solo la vita di Grace, ragazza tenace e coraggiosa, ma la vita di tanta gente che ha dovuto affrontare la guerra, lottando ogni giorno non solo contro le bombe che cadevano sulla città, ma anche contro sé stessi. Una lotta per superare il dolore di vedere i luoghi amati distrutti e, soprattutto, andare avanti dopo la perdita delle persone amate.

I bambini lasciavano Londra per trasferirsi nelle campagne; i giovani venivano mandati al fronte; chi rimaneva doveva fuggire nei rifugi. Non si dormiva più nelle proprie case perché i bombardamenti notturni erano costanti.

Come ho già detto, i libri salvano e Grace legge, legge per sé e legge per chi sembra aver perso la speranza. Legge classici come “Il Conte di Montecristo”, “Emma” e “Orgoglio e Pregiudizio”. Legge per strada, nella metropolitana, nella libreria e la gente ascolta e ha un motivo per vivere.

Consiglio questo romanzo a chi ama le storie ambientate durante la seconda guerra mondiale, a chi ama leggere e ascoltare storie, perché i libri salvano anche quando tutto sembra perduto.”

Il mio voto è:

5 pinguini ascoltatori.

L’autrice

Madeline Martin è autrice di romanzi storici e romanzi rosa storici bestseller del New York Times e a livello internazionale, con libri tradotti in oltre venticinque lingue. Vive nella soleggiata Florida con suo marito (noto come Mr. Awesome), due figlie meravigliose e due gatti molto viziati.

Alcune immagini e la biografia sono prese da internet.

19/07/2024 Recensione “I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa 

Editore ‏ : ‎ Feltrinelli (7 giugno 2022)
Costo: 16,00 euro
Link d’acquisto:
qui
Copertina flessibile ‏ : ‎ 160 pagine

Sinossi

Jinbōchō, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo tranquillo e fuori dal tempo, a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni. File e file di vetrine stipate all’inverosimile di libri, nuovi o di seconda mano. Non tutti lo conoscono, più attratti da Ginza o dalle mille luci di Shibuya. Di sicuro Tatako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – non lo frequenta assiduamente. Eppure è qui che si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni. Un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza al piano superiore adibita a magazzino. È il regno di Satoru, l’eccentrico zio di Tatako. Entusiasta e un po’ squinternato, dedica la sua vita ai libri e alla Morisaki, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. L’opposto di Tatako, che non esce di casa da quando l’uomo di cui era innamorata le ha detto di voler sposare un’altra.

“I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa è un libricino di poche pagine che si legge tutto d’un fiato.

Attratta dalla copertina, dal titolo e dal fatto che sia un libro scritto da un giapponese e ambientato in Giappone, non ho potuto non leggerlo.

Dai libri giapponesi mi aspetto calma, delicatezza e riflessioni e un po’ di tutto questo l’ho ritrovato nelle pagine di questo romanzo.

“I miei giorni alla libreria Morisaki” racconta di una giovane ragazza, Tatako, che delusa dall’amore, non riesce a più a riprendersi. Passa le ore a dormire e a piangere perché ha il cuore spezzato. Decide anche di mollare il lavoro, sprofondando sempre più nella tristezza. Riuscirà a rialzarsi solo quando si ritroverà a lavorare nella libreria di famiglia, la libreria Morisaki, dove conoscerà lo zio. Un tipo particolare, ma dal cuore grande. Uno zio che tutti dovremmo avere nel momento del bisogno.

Nella libreria oltre a ritrovare lo zio che non vede da tanti anni, scoprirà la passione per i libri e un modo di affrontare la vita a testa alta.

“Iniziai a leggere un libro dopo l’altro. Quei vecchi libri nascondevano storie per me inimmaginabili. E non mi riferisco solo a ciò che raccontavano. Dentro ognuno trovai tracce del passato: sottolineature, segnalibri, fiori secchi… Erano incontri che superavano le barriere temporali, possibili solo attraverso i vecchi libri. E così cominciai ad affezionarmi alla libreria Morisaki.”

La protagonista Tatako mi è piaciuta tanto, il modo in cui cresce, le sue battutine simpatiche e la sua calma apparente nell’affrontare le avversità, la sua bontà e il suo scoprire piano piano il mondo che la circonda. Anche gli altri personaggi, come lo zio, mi hanno colpito molto. Sono tutti bene definiti nel ruolo che gli compete.

Ciò che ho amato di questo libro è anche la sensazione di fare un viaggio in Giappone, di scoprire Tokyo, non solo il quartiere Jinbōchō, un luogo fatto di librerie e dove sembra di sentire l’odore dei libri e di toccare le pagine ingiallite di vecchi libri poggiati sugli scaffali, ma anche viaggiare in luoghi dove la natura è ancora incontaminata.

Jinbōchō- Immagine presa da internet

Leggendo questo romanzo, mi è venuta una gran voglia di visitare il Giappone e fare un salto a Jinbōchō, pieno di libri rari, dove una volta l’anno c’è una fiera del libro e le strade sono stracolme di gente; si passeggia e si cerca un libro particolare da aggiungere alla propria collezione o semplicemente scoprire libri speciali tra gli scaffali di una libreria piena fino al soffitto.

Del romanzo mi è piaciuta anche la copertina che rappresenta bene il contenuto del libro.

L’unica cosa negativa è la brevità del romanzo, quasi come se la storia non fosse finita o si fosse conclusa nel momento più bello.

Lo consiglio a chi ama le storie delicate, i libri e vuole almeno, con la fantasia, visitare il Giappone.

Il mio voto è:

4 pinguini lettori.

Dello stesso autore la casa editrice Feltrinelli ha pubblicato: “Una sera tra amici a Jinbocho”, che spero di leggere per immergermi nuovamente nelle atmosfera del Giappone e sentire il profumo dei libri.

L’autore

Satoshi Yagisawa (Chiba, Giappone, 1977) vive a Tōkyō.
Dopo aver vinto il premio letterario Chiyoda, il suo romanzo d’esordio, I miei giorni alla libreria Morisaki (Feltrinelli, 2022), è diventato un caso editoriale, da cui è stato tratto un film. È stato un bestseller in Giappone, Corea, Vietnam e a Taiwan, ed è in corso di pubblicazione in ventidue Paesi. In Italia è stato per mesi in vetta alle classifiche dei libri più venduti. Una sera tra amici a Jinbōchō continua le avventure alla libreria Morisaki.