Ciao amici e amanti delle serie tv,
ho appena finito di guardare una delle ultime serie tv uscite su Amazon Prime: El Cid. Ero indecisa se scrivere la recensione e quindi cercherò di essere breve…😀Lo spero.
All’inizio ciò che mi ha incuriosito è stato il personaggio storico: El Cid , ovvero Rodrigo Díaz de Bivar, chiamato da tutti Ruy. Conoscevo già questa figura storica, un po’ misteriosa e, inoltre, le gesta e le armi e l’amore mi hanno sempre attratta, soprattutto se raccontano di fatti realmente accaduti.
Il primo episodio mi ha colpito, soprattutto l’ambientazione storica, e quindi ho visto subito i successivi episodi. In totale sono 5 episodi di circa un’ora.
La sceneggiatura è molto curata e i personaggi, sono bene interpretati. Gli attori con il loro fascino spagnolo, sia uomini che donne, sono perfetti. Ruy, interpretato dall’ attore Jaime Lorente, conosciuto per la sua interpretazione di Denver nella serie tv “La Casa di Carta”, all’inizio della storia , appare come un giovane forte, leale verso il suo re, sovrano di Lèon, e per il suo re e suo figlio Sancho II, mette a rischio la sua vita più di una volta.
La serie dovrebbe essere incentrata solo su di lui, ma poi gli intrighi di corte e le storie di chi vuole raggiungere il potere a tutti i costi, prendono il sopravvento.
Il terzo episodio è quello meno interessante, sembra far calare di tono la serie tv, ma di contro vengono presentati nuovi personaggi storici .
Il quarto episodio invece racchiude in sé, il cambiamento e l’evoluzione dei personaggi.
Violenza, soprattutto sul campo di battaglia, dolore e sesso, sono mostrati senza veli e adatte ad un pubblico adulto e con lo stomaco forte.
Ruy che ha anche il dono di parlare con gli uccelli e che, nonostante in seguito alla sua prima battaglia al fianco di Sancho, viene inneggiato come il Campeador, appare alla fine come un ragazzo che deve ancora crescere e imparare tanto.
Un’altra cosa che fa da padrone nella serie è la religione : in una scena i musulmani e i cristiani si fronteggiano a chi urla più forte il nome del loro Dio. Il potere di Roma che influenza le scelte di un popolo e di un sovrano; il Cristianesimo che protegge uomini e donne senza scrupoli che anelano a salire di rango, invece che proteggere i più deboli e gli onesti. Anche se alla fine della stagione sembra che la boa giri dal lato giusto.
Il desiderio di essere qualcosa in più, rispetto alla propria posizione nella scala gerarchica, anima tutta la serie, mettendo un po’ in secondo piano la figura storica di Rodrigo Díaz de Bivar che le stelle hanno indicato, non ai cristiani ma agli arabi, come El Cid Campeador, dall’arabo “Il mio Signore” e “Campione” dallo spagnolo.
Mi chiedo se questa serie si basa sulla leggenda di El Cid oppure sulla figura storica de Rodrigo Diaz De Bivar. La leggenda vuole che sia stato un uomo onesto e valoroso, proprio come viene presentato nella prima stagione della serie, mentre i fatti storici dicono il contrario.
Per concludere consiglio questa serie a chi ama il genere storico drammatico. Sicuramente il primo episodio mi aveva dato alte aspettative che poi sono andate un po’ scemando. So che è in previsione la seconda stagione che sicuramente guarderò, perché come dicevo amo “ i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, ..”(L. Ariosto) queste ultime finte come in tutte le corti che si rispettano.
Avete visto questa serie tv? Se sì, cosa ne pensate?
A presto,
Le immagini e e informazioni sono prese da internet.