Recensione “Blue” La trilogia delle Gemme di Kerstin Gier

Le mie recensioni

02 /12/2017 “Blue – La trilogia delle gemme” di Kerstin Gier

 

Formato ebook: 7,99 euro

Copertina rigida: 12,00 euro

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Editore: TEA

Pag: 345

Trama

Molto probabilmente il mio organismo aveva prodotto più adrenalina negli ultimi giorni che nei sedici anni precedenti. Erano successe così tante cose e avevo avuto così poco tempo per riflettere” Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani – una setta segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church – inviano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell’umanità. Peccato che la sua famiglia non l’avesse informata perché tutti erano convinti che la predestinata fosse l’odiosa cugina Charlotte e peccato che, di conseguenza, Gwen avesse trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto), chiacchierare e divertirsi con le amiche come ogni ragazza. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto, apprendere nozioni di storia universale e conversare in modo appropriato con l’aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua nuova situazione, la infastidisce: essere sballottata avanti e indietro nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento…

La mia recensione

Secondo capitolo della Trilogia delle Gemme che vede sempre come protagonista la sedicenne Gwendolyn , il rubino e  la dodicesima viaggiatrice del tempo. L’avevamo conosciuta nel primo libro: simpatica, divertente, capace di cogliere la nota positiva là dove invece non c’è. Una ragazza che all’improvviso scopre di avere il dono di viaggiare nel tempo e di essere la predestinata di un segreto che solo in pochi conoscono.

Ha un amica Leslie a cui confida tutto, due fratelli Nick e Caroline che l’adorano e la madre Grace che farebbe di tutto per proteggerla da quelli che si definiscono i Guardiani.

Nei viaggi del tempo Gwendolyn è accompagnata da Gideon,  a lui è associato il diamante e la figura del leone. Un tipetto che può apparire antipatico e altezzoso, ma che via via si svela attraverso gli occhi di Gwen.

Infatti la storia è raccontata in prima persona dalla stessa protagonista. Così ci racconta di  Charlotte, invidiosa cugina che per anni ha creduto di possedere il dono dei viaggi nel tempo e che adesso si ritrova spodesta da questo ruolo,  di  un certo Giordano, tuttologo del tempo,  che le  vuole insegnare a tutti i costi come comportarsi ad un soire, come ballare nell’ottocento, lanciandole nel frattempo insulti e offese che butterebbero giù qualsiasi ragazza con poco autostima. Gwen per fortuna riesce sempre a sdrammatizzare.

In questa nuova avventura arriva anche un nuovo personaggio, Xemerius, un demone doccione, simpaticissimo, divertentissimo, che all’inizio sembra stare in mezzo alla storia  con un ruolo marginale , ma alla fine diventa indispensabile sia per  Gwen sia per il lettore che non può farne più a meno, almeno per la sottoscritta.

Non è da tutti avere il dono di vedere i fantasmi e Gwen ha anche la mala sorte di possederlo. Viene definito il potere del corvo, la capacità di vedere chi è morto. Cerca di nasconderlo quasi a tutti e a volte può sembrare una pazza quando parla a chi non è visto  da altri, mentre si addestra con la spada con un cavaliere invisibile, James,  morto da 200 anni e che non accetta la sua situazione e crede di essere sotto l’influenza di una febbre che lo fa delirare.

Non mancano personaggi inquietanti come il Conte di Sant German, Lord Alastair  e i misteriosi viaggiatori del tempo Paul e Lucy, cugini che hanno deciso di vivere nel 1912, a cui l’autrice in tutti e tre libri dedica sempre il primo capitolo.

“Blue” l’ho letto tutto ad un fiato, per la scorrevolezza e per  l’umorismo, che normalmente non si trova in un fantasy e che le da un tocco in più, insieme al tema  dei viaggi nel tempo.

La presenza  del cronografo,  un oggetto simile ad una macchina del tempo che solo i 12 viaggiatori del tempo possono usare e che risulta punto focale della storia.

Lo stile semplice con cui la scrittrice descrive ciò che vede e prova  la protagonista femminile Gwendolyn, un’eroina simpatica che sdrammatizza quando  altri la giudicano  goffa e imperfetta: un vero disastro.

Come ciliegina sulla torta Kerstin Gier ha inserito nell’introduzione all’ultimo capitolo una frase dello scienziato e fisico, Stephen Hawhing e questo l’ho apprezzato molto:

Siamo in grado di vedere una tazza che cade da un tavolo e va in frantumi, ma non riusciremo mai a vede una tazza ricomporsi e tornare sul tavolo. Questo incremento del caos, o entropia, è ciò che distingue il passato dal futuro e che dà una direzione al tempo. (Stephen Hawking) 

Il mio voto per le emozioni piacevoli che mi ha suscitato questo secondo volume della trilogia delle Gemme è di

5 pinguini lettori.

Buona lettura,
Lucia M.

Trovi la mia recensione di RED, primo volume della Trilogia delle Gemme, qui

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