03/05/2024 Recensione “Sepolcro in agguato” Un’indagine di Cormoran Strike” Vol. 7 di Robert Galbraith 

Editore ‏ : ‎ Salani (20 febbraio 2024)
Costo cartaceo : ‎ 26,90 euro
Costo ebook: 14,99 euro
Copertina rigida ‏ : ‎ 1120 pagine

SINOSSI

L’ormai famosa agenzia Strike ed Ellacott ha risolto molti casi inestricabili. Quello che rimane non risolto è il rapporto trai due soci, segnato da un’amicizia profonda e inquieta, tra slanci imprevedibili e sotterranee gelosie. Quando l’anziano Sir Colin Edensor chiede il loro aiuto per tirar fuori il figlio Will da una setta che lo ha plagiato, i due accettano senza esitare. In nome della lotta per un mondo migliore, la Universal Humanitarian Church allontana i suoi membri dai loro affetti e li induce a elargire enormi donazioni, diventando sempre più potente. Peccato che dietro a un leader dal carisma innegabile ci sia un passato sordido e ben più di una morte sospetta. Entrare sotto copertura nella sede principale, una fattoria sperduta nel cuore del Norfolk, sembra l’unica soluzione, e Robin è pronta a farlo. Ma intelligenza e preparazione potrebbero non bastarle.

La mia opinione

Sepolcro in agguato” è il settimo volume della serie “Un’indagine di Cormoran Strike” di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, la creatrice del mago Harry Potter.

Chi ha letto tutta la serie, o quasi, sicuramente penserà che non si tratta più di un’indagine esclusiva dell’investigatore Cormoran Strike, ma anche della sua socia Robin Ellacott, a cui lui è sempre più legato.

In questo ultimo capitolo, sarà proprio Robin a rischiare tantissimo, infiltrandosi in incognito in una pericolosa setta, la Universal Humanitarian Church (UHC). Nonostante sia una donna forte e intelligente, rischierà molto perché dovrà confrontarsi con fanatismo e idolatria. La setta, dalla quale sembra facile entrare ma difficilissimo uscire, ricorda sotto molti aspetti la Chiesa di Scientology. Il suo leader carismatico, Johnathan Wace, soprannominato “Papà J”, dietro una maschera caritatevole e bonaria, nasconde in realtà un uomo senza scrupoli, violento e perverso.

Tutto inizia con Ser Colin Edensor, un ricco nobiluomo, che affida ai due soci l’incarico di liberare il figlio Will dall’UHC. La missione non sarà affatto semplice, in quanto il ragazzo, dotato di un’intelligenza straordinaria e affetto da autismo, sembra essere completamente indottrinato.

Robin e Cormoran si impegneranno fino all’ultimo per salvare il giovane e scoprire i segreti celati all’interno della setta: morti misteriose, sparizioni e atti di violenza. Si tratta di un giallo classico con un cold case da risolvere.

Cosa ne penso io?

Dopo “Un Cuore Nero Inchiostro” che non mi ha entusiasmato, forse perché troppo prolisso, per l’inserimento di lunghe chat e l’inserimento di diversi personaggi, posso dire che “Sepolcro in agguato” è il migliore di tutta la serie. Nonostante le 1100 pagine, non riuscivo a smettere di leggere. Questa volta non è stata la sola storia di pseudo amicizia tra Robin e Strike a crearmi emozioni, ma l’intera storia, piena di ansia, angoscia e terrore per quello che poteva accadere alla stessa Robin.

La conclusione del caso, poi, mi ha lasciato senza parole. Sinceramente non me l’aspettavo. I due investigatori con la loro equipe, hanno lavorato duramente per trovare la verità.

L’epilogo, che come in tutti i volumi della serie vede sulla scena Robin e Strike, mi ha quasi fatto fermare il cuore per un istante, per poi lasciarmi un senso di irrisolto, anche se un po’ meno delle altre volte.

“Ogni unione tra persone comporta il pericolo di turbamenti.”

Per concludere questo settimo volume è veramente scritto bene. La storia coinvolge ed emoziona in modo completo. Riguardo ai due protagonisti, la scrittrice lascia sempre la suspense e la speranza che qualcosa succeda. Non posso svelare se accade qualcosa o no, altrimenti toglierei il bello della lettura, ma se lo avete letto, sarebbe bello conoscere le vostre impressioni a riguardo.

“La felicità è una scelta che a volte richiede uno sforzo.”

Inoltre, vorrei aggiungere che i due protagonisti, anche in questo romanzo, mostrano un elevato senso della giustizia e del dovere nel cercare la verità a tutti i costi, anche a costo della stessa vita. Questa è una cosa che apprezzo tantissimo e che mi fa amare sempre di più Robin e Strike.

Consiglio assolutamente la serie, se siete amanti del noir e del genere investigativo, e se avete letto i precedenti, consiglio quest’ultimo romanzo.”

Il mio voto è

5 pinguini lettori.

A presto,

la vostra blogger Lucia.

Di seguito i libri della serie:

  1. Il Richiamo del cuculo 
  2. Il baco da seta 
  3. La via del male 
  4. Bianco letale 
  5. Sangue inquieto 
  6. Un cuore nero inchiostro 
  7. Sepolcro in agguato 

Dai romanzi è stata tratta anche la serie tv “Strike”. Fino ad oggi sono stati trasmessi cinque adattamenti e le riprese del sesto si sono appena concluse.

Serie tv: Strike

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2 pensieri su “03/05/2024 Recensione “Sepolcro in agguato” Un’indagine di Cormoran Strike” Vol. 7 di Robert Galbraith 

  1. Massimo

    Se il libro ti ha tenuta incollata alle pagine nonostante la lunghezza vuol dire che effettivamente è scritto bene. Metto in lista 😊

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