Il diario di Anna Frank

12/05/2017 Consigli di lettura ed eventi

Il diario di Anna Frank

Il “Diario” della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, curata da Otto Frank e Mirjam Pressler, e nella versione italiana da Frediano Sessi, con la traduzione di Laura Pignatti e la prefazione dell’edizione del 1964 di Natalia Ginzburg. Frediano Sessi ricostruisce in appendice gli ultimi mesi della vita di Anna e della sorella Margot, sulla base delle testimonianze e documenti raccolti in questi anni.

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12 giugno 1942

Spero di poterti confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che mi sarai di grande sostegno.

Domenica 14 giugno

Volevo cominciare da quando ti ho ricevuto, e cioè dal momento in cui ti ho visto tra i regali di compleanno….

Il mio pensiero – Quando lessi per la prima volta “Il diario di Anna Frank” avevo solo 9 anni. Era il libro di narrativa scelto per la scuola elementare. Allora mi emozionai.  Rilessi lo stesso libro, ormai sgualcito, a quattordici anni e sognai con lei di uscire da quel rifugio ed essere finalmente libera di vivere la vita. Lo rilessi a vent’anni e  odiai il mondo perché era stato ingiusto. Lo odiai perché aveva strappato la vita alla povera Anna, una ragazzina che aveva una sola colpa: essere ebrea. Noi che abbiamo letto, che leggiamo o che leggeremo  il suo diario, siamo Kitty, la sua amica immaginaria, a cui lei scrive tutti i giorni i suoi segreti, le sue emozioni, le sue speranze, le sue paure, il suo amore per  Peter intrappolato come lei dentro quattro mura per sfuggire ai nazisti.  Anna Frank mi ha segnato con la sua testimonianza, forse perché lessi le sue parole quando ero solo una bambina, ma a volte sogno di essere prigioniera dei nazisti come lei e di voler scappare e respirare finalmente l’odore di  libertà (come se avessi vissuto con lei quel terribile periodo).  Ma a lei questo non è stato dato, come a tanti come lei, bambine, bambini, uomini e donne a cui è stata tolta la dignità di essere persone. Grazie Anna per la tua testimonianza. Grazie di avermi dato la possibilità di conoscerti.

L.M.

Ne approfitto per pubblicizzare questo evento: Anna Frank – Una storia attuale – Mostra documentaria.

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